Giovedì 19 Dicembre 2024

Crisi di governo, il Senato decide sul calendario: oggi il primo verdetto

Il Senato è pronto oggi a votare il calendario della crisi di governo ed è già scontro. La conferenza dei capigruppo, ieri, ha fissato per martedì 20 agosto le comunicazioni del premier Giuseppe Conte e il conseguente voto sulla mozione di sfiducia della Lega. La decisione ha visto la maggioranza formata da M5S, Pd e gruppo Misto, contrari Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, che invece hanno chiesto di votare la sfiducia mercoledì 14. Oggi il responso sul calendario. La crisi di governo "sta prendendo una piega che non mi piace neanche un po'. Andare a votare in Senato sul calendario significa consentire le prove tecniche di inciucione", ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in un’intervista al Messaggero in cui si mostra insoddisfatta dell’esito della riunione della capigruppo in Senato. Fratelli d’Italia sostiene "che si debba votare la mozione di sfiducia a Conte il prima possibile" dice la Meloni e fa notare che "la questione vera è sull'ordine dei lavori, di fronte a un presidente del Consiglio di fatto sfiduciato dalla sua maggioranza, non si andrà a votare la mozione. No, si partirà con le comunicazioni del presidente del Consiglio. Scherziamo?". E poi spiega "un presidente dà le comunicazioni quando il suo governo è pienamente operativo. Conte invece, come è noto a tutti, è un presidente sfiduciato. Bisognava semplicemente formalizzare la sfiducia votando la mozione". "Renzi di nuovo al governo grazie ai 5 Stelle? Una truffa contro gli Italiani, una vergogna", ha invece ribadito questa mattina il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini. Di parere opposto parte del Pd. "Oggi come oggi non ci sono le condizioni per portare avanti un altro governo con questo Parlamento; la prospettiva più probabile sono le elezioni politiche", dichiara Paola De Micheli, vice segretaria del Pd, ospite dello Speciale Gr1 sulla crisi di governo. In merito alla conferenza stampa indetta per oggi da Matteo Renzi afferma di non sapere "cosa deve dire Renzi, credo che la prospettiva con i Cinque Stelle non abbia i numeri in Parlamento e credo che Renzi abbia a cuore quanto me l'unità del partito. Mi auguro che quello che dirà sarà orientato a tenere unito il Pd perchè più saremo in forma più saremo utili agli Italiani". Il MoVimento 5 Stelle si affida invece al Blog delle Stelle. "Dopo aver tradito gli italiani facendo cadere il presidente Conte, pugnalando alle spalle il Paese, Matteo Salvini e la Lega tornano indietro anche sul taglio di 345 parlamentari. Il MoVimento 5 Stelle - sta scritto - ha voluto fortemente questa riforma epocale e siamo riusciti a portarla fino all’ultimo atto. Mancano poche ore di lavoro, una sola votazione per tagliare 345 poltrone con un risparmio per i cittadini di mezzo miliardo di euro da investire nelle scuole, nelle strade, negli asili nido per i nostri figli. Ma Salvini ha già fatto capire che difenderà la Casta e voterà no alla sforbiciata di poltrone! Tutto ciò è vergognoso! Dopo essere tornato a casa ad Arcore, accolto da Berlusconi e Meloni, ha obbedito immediatamente al primo diktat: salvare le poltrone dei politici con i loro stipendi d’oro da 14 mila euro al mese".

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