"Il Consiglio di presidenza dell'Ars ha soltanto recepito la legge nazionale che prevede il taglio delle pensioni superiori a 100 mila euro lordi l'anno degli ex dipendenti dell'Assemblea regionale siciliana, a decorrere dal primo gennaio 2019 e per la durata di 5 anni. Quella del M5S è un'esultanza fuori luogo, perché il Consiglio di Presidenza ha votato all'unanimità". Così il presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè.
"Il legislatore, avendo alcuni dubbi sulla costituzionalità della norma, ha previsto che gli enti erogatori delle pensioni creassero un apposito fondo dove trasferire i risparmi che, nella fattispecie, verranno accantonati in un capitolo del bilancio dell'Assemblea regionale - continua il presidente Miccichè - Pertanto, la Regione dovrà continuare a versare all'Ars le somme per i pensionati. Non ci sarà nessun risparmio per i cittadini, perché sono accantonamenti che per qualche anno rimarranno improduttivi".
Ecco cosa prevede il comma 265 dell'articolo 1 della legge di stabilità per il 2019: "Presso l'Inps e gli altri enti previdenziali interessati sono istituiti appositi fondi denominati Fondo risparmio sui trattamenti pensionistici di importo elevato in cui confluiscono i risparmi derivati dai commi da 261 a 263. Le somme ivi confluite restano accantonate".
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