Giuseppe Conte e Giovanni Tria, hanno «pieno mandato» per trattare con l’Ue. Lo ha assicurato il vicepremier, Luigi Di Maio, nel giorno in cui il ministro dell’ Economia partecipa a Lussemburgo alla riunione dell’Eurogruppo. «Ci siamo detti tutti che di manovre correttive non se ne fanno. - ha detto a Radio Anch’io su Radio Uno - Noi investiamo sulla crescita e per fine anno, nella legge di bilancio, metteremo a posto tutto quello che c'è da mettere a posto. Non vogliamo tensioni clamorose con l’Ue ma al centro dobbiamo mettere sempre gli italiani, non i numerini». «Io ieri non ho visto il ministro Tria che diceva no, la flat tax non si può fare o non si può contemplare alcun tipo di deficit», lo ha chiarito il vicepremier, Luigi Di Maio, parlando del vertice di ieri mattina con Tria, Conte e Salvini. «Quando l’incontro è finito, - ha aggiunto ai microfoni di Radio Anch’io - ci siamo alzati tutti quanti, il ministro dell’Interno non ha partecipato dopo a questioni più tecniche che riguardavano altri ministeri». La flat tax può evitare di essere iniqua «mettendo un tetto, perché se si devono abbassare le tasse, le dobbiamo abbassare per il ceto medio». Non si deve andare «oltre i 60.000, massimo 70.000 euro l’anno. Saremo responsabili, ma mettendo al centro gli italiani e non i numerini», ha ribadito. (ANSA)