«Il movimento cosi com'è, così come non è strutturato né organizzato non può andare avanti se non si dà un radicale cambiamento alla sua struttura organizzativa». Lo ha detto il vice premier Luigi Di Maio a Rtl, precisando che «non si può pretendere di non avere un’organizzazione interna e prendersela sempre con me qualunque cosa succeda. Io sono sempre disponibile a prendermi tutte le responsabilità però adesso anche basta». «È bellissimo - ha proseguito Di Maio - dire che non abbiamo una struttura e un’organizzazione e ogni cosa la decide il capo politico, però poi quando qualcosa non va bene l’unico destinatario delle accuse sono io come capo politico del movimento». Secondo Di Maio, «così non può funzionare, non è più rinviabile un processo di organizzazione interna. Dobbiamo avere dei referenti regionali e nazionali con gente che si prende le responsabilità. Ormai sono anni che ogni cosa che succede nel movimento è sempre colpa di Di Maio. Ormai la prendo con filosofia». Allora vi fate partito? gli è stato chiesto. «Un Partito è quello che esiste al di là delle idee e delle iniziative per i cittadini. Noi continuiamo ad esistere se ci sono idee e iniziative per cambiare la vita degli italiani, ma per realizzarle c'e bisogno che a livello nazionale e regionale» ci siano dei referenti. «Credo che per una forza politica arrivata al governo sia imprescindibile» ha concluso. (ANSA)