E’ stato sottoscritto dai sindacati il nuovo contratto dei dipendenti della Regione Siciliana. Anche il Siad e la Cisal, che in una prima fase non avevano firmato la pre-intesa, hanno apposto la firma.
«Un altro passo avanti per la riorganizzazione della macchina amministrativa. Un risultato straordinario con il quale restituiamo valore all’impegno dei lavoratori», ha commentato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
«Celebriamo oggi - aggiunge assessore alla Funzione pubblica, Bernardette Grasso - un risultato storico e chiudiamo finalmente la stagione dei 'non-contratti'. Unitamente alla riorganizzazione della macchina amministrativa, il nuovo
contratto segna il cambiamento di passo che il Governo Musumeci sta imprimendo con decisione al sistema Regione. Lavoreremo adesso per chiudere anche il contratto dirigenziale».
«Lamentiamo - affermano Angelo Lo Curto e Vincenzo Bustinto segretari generali del Siad, - il rinvio della definizione del sistema di classificazione a dopo la ratifica, il mancato finanziamento delle progressioni verticali previste dalla legge Madia, la mancata istituzione delle indennità legate allo svolgimento di particolari funzioni professionali».
Una posizione critica è stata espressa anche da Giuseppe Badagliacca della Cisal. «Non è stato condiviso - afferma - il mancato recupero della perdita del potere d’acquisto determinato da dodici anni di blocco contrattuale».
Il Siad e la Cisal, hanno chiesto al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore alla funzione pubblica,
Bernadette Grasso, di disporre con urgenza l’immediato avvio delle progressioni verticali per rendere più efficiente la
macchina amministrativa.
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