Siri, Di Maio a Salvini: "Ultimo giorno, fai la cosa giusta". La replica: "La colpa va dimostrata"
Il caso Siri potrebbe mettere a serio rischio i rapporti tra i due vicepremier del governo. Oggi arriva l'aut-auto di Luigi Di Maio che dice: «Oggi è l’ultimo giorno utile perché Salvini comprenda l’importanza di questa vicenda. Mi auguro faccia la cosa giusta. Non capirò mai perché la Lega in queste settimane abbia continuato a difendere Siri invece di fargli fare un passo indietro». «I pubblici ministeri lo dicono esplicitamente nell’avviso di garanzia: Siri "ha asservito la funzione pubblica a interessi privati". Di fronte a questo è impossibile restare fermi. Se qualcuno si vuole coprire gli occhi faccia pure, il MoVimento 5 Stelle non lo farà. Non lo farà perché ci sono fin troppe ombre e stranezze in questa storia. Non rispondere all’interrogatorio dei magistrati è grave e in parte indicativo. Il MoVimento non dice che Siri non debba difendersi, per carità, anzi ci auguriamo che lo faccia e nelle forme che ritiene più opportune. Molto più semplicemente chiediamo che a un politico indagato per corruzione non sia concessa la possibilità di amministrare soldi pubblici. L’Abc del cambiamento, che questo governo ha l’ambizione di portare avanti», scrive il leader del M5S nel post. Matteo Salvini gli risponde da Milano, dove sta inaugurando una nuova sede dell’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati. «Chiacchiere telefoniche con terze persone che coinvolgono altre persone, chiedo qualcosa in più. Se c'è la prova di colpevolezza, tanti saluti a prescindere dal colore politico. Però la colpa va dimostrata». «Non mi appassiona questo dibattito, parlo di vita vera», ha aggiunto parlando della possibile conta nel Cdm di domani. «Il governo attuale è quello che andrà avanti, spero con meno litigiosità da parte di uno dei due partner. Faccio professione di silenzio e lavoro ma bisogna essere in due: contiamo che dopo il 26 maggio anche altri tornino più dialoganti». (ANSA)