"Stiamo preparando una operazione a tappeto" in tutta Italia "città per città, Paese per Paese per andare a prendere gli spacciatori di morte": lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini a un incontro elettorale a Cantù, in provincia di Como.
"Sarebbe utile che certi politici non dicano più che la droga non fa tanto male" ha aggiunto indicando come altre priorità del Viminale "la lotta alle truffe agli anziani, e ai maltrattamenti agli animali".
"Spero che non ci sa più nessun esponente politico, nemmeno fra i 5 stelle, che parli di legalizzazione, liberalizzazione, distribuzione o Stato spacciatore. Io, ministro dell’Interno, uno Stato italiano che spaccia droga non ce l’ho in testa e non lo avrò mai", ha detto.
"Voglio combattere la droga ovunque sia. Nelle curve, nei giardinetti, nei parchetti, nelle case popolari, fuori dalle scuole, nei palazzi della politica... Nei palazzi della politica...", ha ripetuto, rispondendo a chi gli chiedeva di commentare le recenti indagini che collegano le curve calcistiche con il traffico di stupefacenti. "Finchè sono io il ministro dell’Interno, lo Stato non sarà mai spacciatore", ha ribadito Salvini.
"Se dobbiamo legalizzare qualcosa che oggi non è legale in Italia, è l’amore, il sesso e la prostituzione. Il sesso non fa male, se protetto. La droga sì", ha poi detto a margine del suo intervento a Palazzolo Milanese, frazione di Paderno Dugnano, dove ha aperto la sede elettorale del candidato sindaco della Lega.
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