La visita di Salvini in Sicilia è stata un'occasione di confronto con Musumeci. "Abbiamo ragionato di Sicilia, di strade statali, e su questo interesserò il ministro Toninelli. Ci sono strade ferme da decenni per colpe di altri, evidentemente non di chi è al governo da qualche mese". Salvini lo ha detto poco prima del comizio per le amministrative a Motta San'Anastasia, ma anche poche ore dopo il tuor di Toninelli. "A me fa piacere che ci siano ministri che vengono in Sicilia, ma il loro dovere è di portare soluzione ai problemi: inaugurare commissariati di polizia è compito del ministro dell'Interno, inaugurare strade statali è compito del ministro dei Trasporti. Se ognuno fa il suo la Sicilia sarà una terra migliore". E ancora: "Con Musumeci non abbiamo parlato di voti o di preferenze - ha aggiunto - io lo stimo, lui mi stima e ognuno farà le sue scelte prima e dopo le europee. Abbiamo parlato di cosa ha bisogno la Sicilia, perché puoi avere aziende stupende, agricoltori stupendi ma se non hai strade, ferrovie, aeroporti e porti in grado di portare il made in Italy dalla Sicilia nel mondo è un problema. Cercherò di dare una mano al ministro delle Infrastrutture a dare una mano alla Sicilia". Confronto anche con il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, che ha lasciato Forza Italia in disaccordo con il suo ex partito per le candidature alle Europee. "Abbiamo parlato, come già fatto in passato e come faremo in futuro, dei problemi dei catanesi e dei debiti accumulati dalle precedenti amministrazioni". E ha aggiunto: "E' per questo che quando si parla di aiutare un sindaco in Italia, e in questo caso il sindaco Raggi, io dico 'ragazzi andiamoci piano', perché ci sono tanti sindaci, da Catania ad Alessandria, da Savona alla Calabria, che hanno difficoltà economiche: bisogna aiutarli tutti perché non ci sono sindaci di 'serie A' e di 'serie B'. Quindi stiamo ragionando come aiutare i cittadini di Catania. Poi - ha sottolineato Salvini - non entro nel merito degli abbandoni di Forza Italia e non commento le parole di Miccichè che qua mi insulta un giorno sì e un giorno sì. Saranno i siciliani il 26 maggio se è meglio l'insulto quotidiano di Micicchè o meglio la Lega che costruisce". Sul futuro del governo, nonostante i quotidiani scontri con i Cinquestelle non ha dubbi: "Siamo tutti nelle mani del buon Dio, ma questo governo ci sarà il 27 maggio, a Ferragosto, Natale e Capodanno...". Il tour siciliano di Matteo Salvini si è concluso a Mazara del Vallo con il comizio finale per sostenere il giovane candidato sindaco Giorgio Randazzo.