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25 aprile, Salvini da Corleone a Caltanissetta: "Ai giovani dico che qui vince lo Stato"

Matteo Salvini a Monreale

Una targa in memoria delle vittime di mafia: campeggia all'ingresso del nuovo commissariato di Corleone, inaugurato questa mattina dal vice premier Matteo Salvini, prima tappa della due giorni in Sicilia.

Il ministro dell'Interno è stato accolto nel piazzale dal capo della polizia Franco Gabrielli, dal prefetto di Palermo Antonella De Miro e dal questore di Palermo Renato Cortese. Monsignor Michele Pennisi ha celebrato la benedizione del commissariato.

Corleone è stato il primo momento della visita del vice premier, dopo le polemiche dei giorni scorsi. "Mi piacerebbe che il 25 aprile sia la giornata dell'unione e della pacificazione nel nome dell'Italia che verrà, poi ognuno si tiene proprie idee, distanze, e obiettivi: ho scelto Corleone per dire ai giovani che vince lo Stato", ha commentato il ministro dell'Interno.

"La scelta di stare a Corleone per la festa della Liberazione è assolutamente in sintonia con chi rischia la vita indossando la divisa per liberare il paese dall'occupazione della mafia. Pensate che stia facendo un picnic qui o una scampagnata? Qualunque cosa avessi fatto io oggi avrebbero fatto polemica", ha detto Salvini rispondendo ai cronisti a Corleone.

E ancora: "Voglio liberare l'Italia da tutti gli estremismi di destra, di sinistra, islamici: da tutti. Gli estremismi non vanno mai bene. Voglio tranquillizzare non torneranno ne comunismo, ne fascismo, ne nazismo". A un cronista tedesco che gli ha chiesto se ritiene l'Olocausto il più grande crimine: "Ma che domanda è... certo che sì".

"A Corleone per tanti lunghissimi anni la mafia ha spadroneggiato arrivando ad allungare i tentatoli in tutto il territorio nazionale e oltre, ma Corleone non si è mai arresa arrestando Riina, Bagarella e Provenzano, catturato dalla squadra di Renato Cortese". Lo ha detto il sindaco di Corleone, Nicolò Nicolosi, intervenendo alla cerimonia alla presenza del ministro dell'Intero Matteo Salvini. "Corleone non torna più indietro - ha aggiunto il sindaco - ma la nuova generazione è già libera da condizionamenti mafiosi e marcia verso la libertà".

Rivolgendosi a Salvini ha affermato: "C'è grande soddisfazione tra la gente di Corleone per la sua presenza qui; Corleone si aspetta dallo Stato segnali importanti per la crescita e lo sviluppo che passano prima di tutto dal raccordo di questa area con la città".

"La lotta alla mafia è nel Dna dei poliziotti di Corleone e di Palermo, che hanno raccolto il testamento spirituale di colleghi che hanno sofferto e lotta, perché gli uomini passano e restano le idee". Lo ha detto il Questore di Palermo, Renato Cortese, citando il giudice Giovanni Falcone, nella nuova sede del commissariato di polizia di Corleone, alla presenza del ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Dopo la tappa a Corleone, il vice premier si è recato a Monreale dove ha sostato e deposto un mazzo di fiori davanti alla lapide dedicata ad Emanuele Basile, ufficiale dei carabinieri assassinato proprio a Monreale dalla mafia la sera del 3 maggio 1980. Il militare originario di Taranto stava rientrando a casa, insieme a sua moglie e sua figlia di quattro anni, dopo aver assistito alla processione per la festa del Santissimo Crocifisso.

L'ufficiale aveva in braccio la figlia Barbara addormentata quando i sicari di Cosa nostra gli spararono numerosi colpi di arma da fuoco. Basile fece da scudo a sua figlia per proteggerla dai proiettili. Morì poi subito dopo in ospedale.

Ma la visita di Salvini alimenta le polemiche. Non solo Di Maio oggi è tornato sull'argomento, ma anche il segretario del Pd, Davide Faraone ha commentato:  “Come ogni anno, ricordiamo al Giardino Inglese tutti coloro che sono morti per la libertà. A qualche chilometro da qui, a Corleone, Salvini compie una operazione vergognosa: mette in contrapposizione i valori dell’antimafia con quelli dell’antifascismo e della Resistenza, che per noi siciliani sono sempre stati valori comuni. Non raccoglieremo nessuna provocazione da un ministro che approfitta di ogni occasione per fare propaganda, persino contro i valori della Costituzione”.

Critiche anche dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris: "Alle parole e ai fatti contrari di Salvini non credo. Per combattere la mafia ci vogliono altri Governi e bisogna costruire l'alternativa a questo Governo per liberare il Paese dalle mafie soprattutto da quelle più pericolose che sono nella politica e nelle istituzioni. Questa è la lotta della mia vita".

"La lotta alla mafia non bisogna ricordarla solo il 25 aprile, sarebbe utile che il governo se la ricordasse tutti i giorni". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
"Vorrei ricordare a tutti che la mafia c'è da 150 anni e si era messa pienamente d'accordo anche con il fascismo. Credo che sia stupido mettere sullo stesso piano fascismo e comunismo - ha concluso a margine del corteo del 25 aprile a Milano -, il fascismo è stato combattuto anche dal comunismo insieme a tutte le altre culture e se siamo liberi è perché c'è stata libertà".

Intanto, il tour di Salvini prosegue nei comuni dove la Lega si presenta con i suoi candidati sindaci alle elezioni amministrative di domenica 28 aprile.

Complessivamente sarà in sette città siciliane percorrendo l'Isola in lungo e in largo: Corleone, Monreale, Bagheria, Caltanissetta, Motta S. Anastasia, Gela e Mazara del Vallo.

A Monreale, in piazza Guglielmo II, ha sostenuto il candidato sindaco Giuseppe Romanotto. A Bagheria, in piazza Matrice, è intervenuto per il candidato sindaco Gino Di Stefano. "Attenti per chi votate a Bagheria, perché quello che doveva essere il sindaco del cambiamento non mi pare abbia ben operato, ma non voglio fare polemica". In serata a Caltanissetta, in corso Umberto I, per sostenere l'aspirante primo cittadino Oscar Aiello.

La seconda giornata di Salvini comincia alle 11 a Motta S. Anastasia per sostenere la candidatura a sindaco di Anastasio Carrara, poi alle 17, gli incontri proseguiranno a Gela, in piazza Umberto I, per sostenere il candidato primo cittadino Giuseppe Spata. Il tour siciliano di Matteo Salvini si concluderà a Mazara del Vallo, dove alle 21 in via Sansone si terrà il comizio finale per sostenere il giovane candidato sindaco Giorgio Randazzo.

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