Nicola Zingaretti è stato proclamato segretario del Pd dall’Assemblea nazionale a Roma. «A questo punto dobbiamo muoverci e metterci in cammino, tutto quello che succede intorno a noi ce lo dice», ha Zingaretti nella sua relazione all’Assemblea nazionale del Pd a Roma. «Il Pd non è per nulla spezzato e sconfitto», ha detto tra le prime cose Zingaretti, «gli avversari e anche alcuni amici prevedevano un disastro alle primarie, non è stato così». «Serve un nuovo partito, il nuovo Pd. L'organizzazione dovrà cambiare, forse dovrà cambiare tutto e dovremo crederci tutti perché tutti saremo chiamati a dare il nostro contributo. Tornino ad essere i nostri circoli i luoghi dove gli altri fanno associazionismo - ha aggiunto -. No a filiere di potere che restringono il nostro rapporto con la realtà sociale del Paese. Troppo spesso alla ricchezza positiva del confronto tra territori si è sostituita la freddezza dei terminali correntizi». «Dobbiamo conoscere bene il passato, anche il nostro di cui siamo orgogliosi, per preparare il futuro. Mettiamo da parte le contese sui nostri partiti di appartenenza, i ragazzi del Friday for Future non sanno nemmeno cosa sono». «Negli ultimi 20 anni non abbiamo percepito che un becero liberismo ha ripreso le redini dello sviluppo: ci vuole più riformismo per affrontare il futuro, per migliorare la vita delle persone, di questo ne abbiamo un immenso bisogno e lo faremo, accidenti se lo faremo». «È indispensabile rimettere al centro della nostra politica la giustizia sociale», ha aggiunto, perché «la lotta alla povertà è la condizione per stare meglio tutti».