Lunedì 18 Novembre 2024

La Via della Seta divide M5s e Lega: nuove tensioni nel governo

«Il Memorandum Italia-Cina sarà firmato e rispetterà le regole europee». Dopo giorni di tensione interna e internazionale, il premier Giuseppe Conte decide di mettere la sua impronta sulla Via della Seta, creando un asse di ferro con Luigi Di Maio ma non sciogliendo, ancora, lo scetticismo di Matteo Salvini. La questione diventa un nuovo terreno di divisioni fra gli alleati M5s e Lega, generando nuove tensioni nel governo. «Io sono dell’idea che l’Italia debba rispettare i propri alleati atlantici e onorare sempre gli impegni presi, ma che possa anche scegliere come e dove andare. Occorre fare le cose con coscienza e responsabilità», dice il vicepremier Luigi Di Maio in un post su Facebook. «Mi auguro che la Lega sia della stessa idea, perché negli ultimi giorni ho visto posizioni diverse, un po' schiacciate su quello che chiedono gli altri Paesi e non su quello che vuole e fa bene all’Italia. Mi ha sorpreso, non lo nascondo», dice. «Sono giorni in cui leggo molta confusione tra le opinioni politiche, piuttosto avventate, di qualcuno. Sulla via della Seta ad esempio ho assistito a un dibattito surreale. Un accordo che ho voluto fortemente, perché servirà a spingere il nostro Made in Italy e le nostre eccellenze in un mercato dove ancora non riusciamo ad arrivare. Significa più crescita, più economia, più sviluppo per le nostre imprese e più lavoro», scrive Di Maio. «Eppure qualcuno è riuscito a montarci su un film, parlando di presunte preoccupazioni degli Stati Uniti verso l’Italia. E c'è chi ha persino fatto eco a queste preoccupazioni, strumentalizzandole. Vedete, il meccanismo ormai è lo stesso da decenni: ogni volta che il nostro Paese prova a muovere un passo autonomamente, come in questo caso, c'è sempre chi accende una spia d’allarme. È accaduto lo stesso con l’Europa su quota 100, sui truffati dalle banche e sul reddito di cittadinanza». «La questione economica è importante, la sicurezza nazionale è decisiva»: afferma in breve il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha aggiunto «di essere d’accordo» con le affermazioni fatte dal Ministro Moavero. «Voglio controllare settori strategici per la sicurezza nazionale» perchè «le chiavi di casa le devono possedere gli italiani», precisa il leader del Carroccio.

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