
Il consiglio d'amministrazione di Telt, in video conferenza tra Roma e Parigi, ha dato via libera all'unanimità alla pubblicazione degli 'avis de marchés' gli inviti a presentare candidatura relativi agli interventi dei lotti francesi del tunnel di base della Torino-Lione. Tutti i dieci consiglieri aventi diritto di voto si sono espressi a favore alla presenza del rappresentante dell'Unione Europea.
"Spero che i nostri amici italiani valutino" il progetto Tav e "restino impegnati", perché "dire che questo progetto è negativo è un errore, è un grande progetto strutturale, importante per la Ue, la Francia e l'Italia, motivo per cui sono stati decisi importanti finanziamenti europei", ha detto intanto il commissario agli affari economici Pierre Moscovici rispondendo ai giornalisti all'ingresso dell'Eurogruppo.
L'Ue puntualizza, in ogni caso, che la pubblicazione degli 'avis de marche' rappresentano solo un primo passo per scongiurare la perdita dei fondi Ue. "Resta il fatto - ha spiegato un portavoce Ue - che se i lavori non proseguono come previsto a causa di ritardi di qualunque natura, i fondi Ue dovranno essere ridotti successivamente". L'Inea, ricorda il portavoce, aveva detto che "se il 'tendering process' non veniva lanciato prima del 29 marzo, veniva compromessa la possibilità che i lavori non fossero fatti entro la scadenza del grant agreement". Per questo resta ancora il rischio che ritardi nella realizzazione dell'opera portino alla "riduzione dei fondi Ue".
Intanto Confindustria Piemonte dice basta con le fake news sulla Tav, e lancia una campagna informativa, parlando di opera strategica per la competitività. Ma anche il Centro studi di Confindustria va all'attacco sottolineando che l'analisi costi-benefici non basta. La rilevanza di un'opera come la Tav "va oltre il mero calcolo economico e include, tra gli altri, anche aspetti legati alla sostenibilità ambientale, alla competitività territoriale, agli effetti di agglomerazione sulle economie locali, all'impatto reputazionale", dice il Centro studi Confindustria in una nota spiegando che l'analisi costi benefici, utilizzata dal decisore pubblico "come strumento principale per valutare l'opportunità di proseguire" con la Tav, ha "dei limiti. Tale approccio, dunque, è necessario ma non sufficiente". "Serve un ampliamento".
Ma dal M5S il sottosegretario agli Affari Esteri Di Stefano insiste: "Alla luce di quanto emerso negli ultimi giorni, è evidente che la Tav non si farà". E il ministro Lezzi: 'noi siamo no Tav'. Sulla Tav, ha detto il premier Conte, "Giorgetti non ha detto nulla di più e nulla di meno. Ci sono dei trattati che sono stati conclusi, altrimenti non ci troveremmo a parlare di Tav". "Avremmo messo da parte questa infrastruttura - ha proseguito, parlando ai giornalisti - che alla luce degli studi e non per opinione personale, e tutte le verifiche fatte, è poco conveniente per gli interessi dell'Italia. Dobbiamo parlare di altro".
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6 Commenti
telonius
11/03/2019 20:43
Il corridoio 5 kiev-lisbona non esiste. È solo un disegno sulle cartine geografiche. Il Tav ha l'unico scopo di drenare le risorse pubbliche. Un po' come il consorzio stretto di messina per il ponte... non importa se il tav Torino Lione si farà, quello che conta è avere un'impresa che prende 300-400 milioni di euro all'anno dallo Stato... Chiedete a confindustria o a Delrio il grandissimo insuccesso della stazione AV di Reggio Emilia: Mediopadana... Il debito pubblico è un problema solo quando si parla di reddito di cittadinanza? Dovrebbero arrestare un po' di persone, altro che TAV...la cattiva informazione la fa confindustria ed i suoi giornali...
Francesco Pizzuto
12/03/2019 07:55
Io mi auguro che chi fa certe affermazioni sappia di che parla altrimenti fare il grillino nascondendosi dietro uno pseudonimo é coerente con il proprio credo politico ma fa cattiva informazione.
Giovanni
12/03/2019 10:03
Mi domando, sono passati 16 Governi e tutta questa urgenza non c'era per la TAV, gurda caso adesso che i Partiti Tradizionali sono tutti all'opposizione, all'improvviso diventa urgente fare la TAV..... Vi ricordo che è dal 1991 ce si deve fare la TAV... I 16 Governi che ci sono passata da allora... Governo Andreotti, Berlusconi, 2 volte Governo Amato, Monti, Letta , Renzi, Letta , Gentiloni... Scusate gli altri non li ricordo, ma comunque sono passati 16 Governi dal 1991 a oggi.....
Piesro. 51
12/03/2019 12:32
I trattati internazionali possono essere annullati o modificati solo con idoneo provvedimento parlamentare ma non fatelo sapere a Di Maio altrimenti si incazza.
Thore
12/03/2019 13:17
TAV si, ma con le giuste priorita', perche' ci sono altri cantieri da finire con benefici diretti sull'economia italiana. Poi, gli argomenti di Confindustria suonano un po da befana: "alla competitività territoriale, agli effetti di agglomerazione sulle economie locali, all'impatto reputazionale". Secondo loro l'economia italiana decolla con la TAV.
ANTICOMUNISTA
13/03/2019 06:18
Bisogna fare la tav Torino Lione, ma anche tutte e dico tutte, le opere in tutta Italia che erano state bloccate dal governo PD!