"Conto che il premier Conte porti a giorni, non a mesi, il decreto sblocca cantieri e il nuovo codice degli appalti. Conto che vedano la luce come decreti e non come disegni di legge". Lo afferma il vicepremier Matteo Salvini a margine del suo intervento alla scuola di formazione politica della Lega. "Le imprese devono ricominciare a lavorare perché la sinistra le ha fermate da anni", spiega. "Sono contento - prosegue - perché questa discussione sulla Tav è servita perché quanto meno tutti i miei amici colleghi di governo hanno capito che oltre alla Tav ci sono altri 300 cantieri fermi da anni, è un'emergenza nazionale sbloccarli". "Con Telt ieri ci siamo sentiti al telefono, abbiamo commentato la lettera" precisa. L'analisi costi-benefici resta negativa? "Ma se tagli le spese vedi che l'analisi può cambiare" afferma Salvini. E poi un affondo contro l'opposizione: "Con un'opposizione del genere ne facciamo 16 di Tav, ora che questi si rianimano". E conclude: "Mai parlato di crisi. Io non cambio e continuo a ribadire che il Governo va avanti fino alla fine". Anche il vicepremier Luigi Di Maio è sulla stessa lunghezza d'onda: "Le infrastrutture le dobbiamo fare".