"Cominciamo a pretendere pulizia dai partiti, cominciamo a pretenderla dal Pd e da Zingaretti, il Pd siciliano deve essere commissariato per mafia, non ci sono alternative". Lo scrive su Facebook l’esponente cinquestelle Giancarlo Cancelleri, vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana, parlando dell’arresto di Paolo Ruggirello. "Ex deputato regionale, è uno che nella sua storia politica di casacche ne ha cambiate davvero tante - sottolinea Cancelleri -. Prima Raffaele Lombardo, poi eletto con Musumeci ed infine, in corso di legislatura, ha cambiato casacca diventando punto di riferimento del Partito Democratico. Insomma, a quanto si legge dai giornali di stamane, portatore di voti che ha fatto gola a tanti. Voti, questo emerge dalle indagini, per cui avrebbe pagato famiglie mafiose. Stamattina lo hanno arrestato con l’accusa di associazione mafiosa, nell’indagine che ha portato al suo arresto è definito "fedelissimo" del super latitante Matteo Messina Denaro".
"Abbiamo dato mandato ai nostri legali per agire in sede civile e penale contro l’onorevole Giancarlo Cancelleri per le gravissime offese alla reputazione della comunità del Partito Democratico. Affermare su Facebook che il "Partito Democratico della Sicilia deve essere commissariato per mafia" è assai grave, ma dai Cinquestelle ci si può aspettare questo ed altro, magari domani chiederanno pure la nostra impiccagione". Lo dice in una nota il vicesegretario del Pd Sicilia, Antonio Rubino. "Nel contempo, vorremmo rassicurare quanti in queste ore si preoccupano della non sospensione dal Pd di Paolo Ruggirello: l’ex deputato del Pd - aggiunge Rubino - non è iscritto da due anni al partito e pertanto non può essere sospeso. Fiducia nella magistratura, difesa dell’onorabilità del Pd siciliano e della comunità democratica. Tutto il resto, comprese le lezioni di moralità e lo sciacalaggio elettorale, è solo miseria politica".
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