
Un Paese con gli squilibri "eccessivi" di sempre, frenato da una manovra che non aiuta la crescita, riforme in stallo e investimenti al palo, è diventato una delle incertezze che pesa sulle prospettive dell'Europa, assieme alla Brexit. Nel nuovo 'Country Report' sull'Italia la Commissione Ue ribadisce i dubbi sulle ricette del Governo e avverte sulla tenuta dei conti pubblici: bisogna agire con urgenza per mantenerli su un percorso sostenibile, perché la frenata record del Pil di quest'anno avrà certamente ricadute su deficit e debito.
Il premier Giuseppe Conte ridimensiona l'allarme europeo: "Contiene stime di crescita che sottovalutano l'impatto delle misure economiche che abbiamo varato e avranno effetti nei mesi a venire", ha assicurato, dicendosi convinto delle ricette del Governo perché evitano "l'errore di politiche recessive quando il ciclo economico non è favorevole". Bruxelles ricorda prima di tutto che non è questo il momento del Semestre europeo per prendere decisioni sui conti pubblici. Se ne parla in primavera, subito dopo le europee. Ma i timori già sono ampi: per il debito che "non scenderà nei prossimi anni" e per "gli attuali piani di bilancio" che "implicano un deterioramento dell'avanzo primario".
Il commissario agli affari economici Pierre Moscovici incalza Roma. La situazione è "preoccupante", e il nostro messaggio è "noto e forte: deve migliorare le sue finanze pubbliche, l'efficienza della pubblica amministrazione e del sistema giudiziario, e rafforzare il sistema finanziario. L'urgenza è ancora più sentita dato l'indebolimento dell'economia italiana che, ricordo, cresce dello 0,2%", ribadisce Moscovici. Mentre il vicepresidente responsabile dell'euro, Valdis Dombrovskis, spiega che sul caso italiano si tornerà in primavera. E non soltanto dal punto di vista dei conti pubblici, che saranno valutati alla luce dei nuovi dati in arrivo ad aprile e del Def che il Governo presenterà lo stesso mese, ma sarà di nuovo valutata anche la situazione degli squilibri macroeconomici, alla luce del programma nazionale di riforme che Roma dovrà consegnare sempre ad aprile.
Insomma, il rischio di una procedura per squilibri eccessivi, che normalmente va aperta con i Country Reports, non è ancora disinnescato per quest'anno. A preoccupare non sono solo "debito alto e protratta scarsa produttività che implicano rischi con rilevanza transnazionale", ma anche una manovra con misure come quota 100 che "rovesciano elementi di importanti riforme fatte in precedenza" e che non aiuta "il potenziale di crescita". La riforma delle pensioni, precisa la Ue, aumenta la spesa pubblica e mette a rischio la sostenibilità del bilancio. E potrebbe anche avere impatto negativo sulla crescita perché riduce la forza lavoro. Anche il reddito di cittadinanza solleva dubbi. La commissaria al lavoro Marianne Thyssen spiega che "bisogna guardare all'impatto sui conti", perché "il costo sembra molto alto, 0,45% del Pil, che per l'Italia è molto, e bisogna quindi capire se è sostenibile. Un altro impatto da monitorare è sull'occupazione", visto che "le politiche del lavoro restano deboli".
A loro risponde indirettamente il ministro dell'Economia, Giovanni Tria. Il Mef pubblica sul proprio sito il rapporto sugli indicatori Bes, del benessere equo e sostenibile. Reddito di cittadinanza e quota 100 per la pensione anticipata, insieme all'estensione della flat tax per gli autonomi - commenta il ministero - "porteranno ad un apprezzabile aumento del reddito disponibile aggiustato pro capite, ad una riduzione della diseguaglianza dei redditi e ad un marcato calo della povertà assoluta". Da Bruxelles arriva un'allerta anche per gli effetti dello spread: sta "intaccando i costi di funding e i buffer di capitale delle banche, pesando sulla fornitura del credito all'economia e sulla crescita del Pil". E renderà "impegnativo" far calare ancora gli npl. Bruxelles invita poi a rilanciare le riforme, che dal 2018 sono "in stallo", e gli investimenti: l'Italia detiene il record di ostacoli agli investimenti. La Ue invita a intervenire "per rafforzare la capacità amministrativa, il capitale umano e l'innovazione, nonché per ridurre le disparità regionali".
7 Commenti
cmely
27/02/2019 23:19
Perchè, quando in Italia governava la sinistra stavamo tutti meglio? La verità è che l'UE sta facendo di tutto per boicottare il nostro governo, perché non gradito a certe lobby ...
Giovanni
27/02/2019 23:51
l'Europa unita e il male di tutti i popoli Europei..... Solo l'esercito doveva essere Europeo e basta... ogni paese si doveva tenere la propria moneta le proprie leggi.
VITTORIO
28/02/2019 07:28
Ce lo stanno dicendo in tutte le salse che con le politiche assistenzialiste di questo governo non ci sarà nessuna crescita e andremo a fondo, ma a loro interessano solo i voti.
Giovanni
28/02/2019 08:59
Con tutti questi rischi mi chiedo se non è più conveniente uscire dall'Europa. Stante ai fatti è alle minacce I rischi di uscire sono inferiori a quelli di rimanerci.
W il PATRIOTA SALVINI
28/02/2019 09:34
È evidentissimo in tutta Italia, lo scontento verso i burocrati di Bruxelles. Sicuramente, dopo le prossime elezioni europee, Juncker e compagni verranno mandati via, l'Europa troverà la propria sovranità a cominciare dall'invasione afroislamica, in cui in alcuni Paesi si sta' già legiferando in merito.
Italiano
01/03/2019 06:54
SONO D'ACCORDO!!! L'UNIONE EUROPEA E' UN SUPER STATO SOPRA GLI STATI, ATTO A TASSARE E LIMITARE LA LIBERTÀ DEI FESSI CHE NE TOLLERANO L'ESISTENZA!!!
ro
28/02/2019 11:08
ma la UE a paura delle nuove elezioni visto che il governo vuole rivoluzionare il sistema e poi sarebbe utile che la UE pensasse per cosa e nata no per comandare i paesi membri. Il presidente francese che pensasse a risolvere i problemi in casa sua e così anche la Germania e gli stati a cui non piace il governo Italiano e perché alcune regole a loro non piacciono beh ce ne faremo una ragione.
Italiano
01/03/2019 06:56
Report tedesco Cep: grazie all'Euro in 20 anni ogni tedesco ha guadagnato 23 mila €, ogni italiano ne ha persi 75 mila, l'Italia è il paese che ci ha rimesso di più. Chi diceva "Con l'euro lavoreremo un giorno di meno guadagnando come se lavorassimo un giorno di più"? IL MORTADELLA
PRIMA GLI ITALIANI
01/03/2019 08:29
Cioè uno del PD! Quando si tratta di andare a sfavore degli ITALIANI, ci sono sempre loro di mezzo!