A circa metà sezioni scrutinate in Sardegna per l'elezione del Consiglio regionale, il 43,2% delle sezioni complessive. I dati sono stati diffusi dalla Regione: Christian Solinas (centrodestra) è in vantaggio con il 47,60%. Poi Massimo Zedda (Centrosinistra) al 33,14%, e Francesco Desogus (M5s) con l'11,21%. Seguono Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi) con il 3,38%, Mauro Pili (Sardi Liberi) con il 2,32%, Andrea Murgia (Autodeterminazione) con l'1,86% e Vindice Lecis (Sinistra Sarda) con lo 0,57%. Le schede bianche sono 2606, le nulle 348, mentre quelle con errori e voti nulli sono 5947. Si tratta complessivamente di oltre 360 mila voti.
Sono 140 i Comuni che hanno concluso tutte le procedure dello spoglio.
Una classifica parziale che al momento dà il primato al Pd, partiva però dal 22% delle regionali del 2014 ed è in leggero ritardo anche sul risultato delle politiche del 4 marzo scorso (14,8%). La Lega, che debutta in
Sardegna per la prima volta con queste elezioni, supera il 12% ma non sfonda rispetto alle aspettative: recupera infatti solo poco più di un punto sulle politiche di marzo. Forza Italia in netto calo: al 18% di cinque anni fa è passata al 14 delle politiche e ora si attesta sul 10%. Tra i partiti della coalizione di centrodestra, Fdi mantiene il 4% delle politiche confermando un +2% rispetto al voto regionale del 2014. Quanto al M5s, anche lui assente alle scorse regionali, si assiste ad un crollo sulle politiche di un anno fa: dal 42% al 9% circa di oggi.
"E' inutile che si confronti il dato delle amministrative con le politiche - dice il capo politico del Movimento, il vicepremier Luigi Di Maio - noi a livello amministrativo abbiamo sempre avuto risultati diversi da quello nazionale e anche in questo caso la Sardegna non fa eccezione". "Certo - ricorda - eravamo 60 candidati contro 1.350 con decine di liste civiche e una scheda elettorale che era un lenzuolo. Se si guarda agli altri partiti il M5s è in linea con tutte le altre forze politiche. Il tema, quindi, sono le ammicchiate delle liste civiche".
Quindi una prima esultanza: "Per la prima volta nella storia della Regione Sardegna entriamo con diversi consiglieri. Per noi è un dato importante perché prima non c'eravamo".
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