"Si voterà il 28 aprile, con eventuale ballottaggio il 12 maggio". A rendere nota la data delle prossime elezioni amministrative con un post su Facebook è l’assessore regionale all’Ambiente e al Territorio Toto Cordaro. Non ci sarà, dunque, election day con le Europee, previste in una data compresa tra il 23 e il 26 maggio. I comuni siciliani che vanno al voto sono 34. Nell'Agrigentino si voterà in quattro Comuni: Alessandria della Rocca, Caltabellotta, Naro, Santa Elisabetta. Nel Nisseno si va alle urne in altri quattro Comuni Caltanissetta, Gela, Mazzarino, San Cataldo. Nel Catanese si voterà in altri quattro Comuni: Aci Castello, Motta Sant'Anastasia, Ragalna, Zafferana. In provincia di Enna si voterà ad Aidone. Nel Messinese coinvolti dieci Comuni: Brolo, Condrò, Leni, Mandanici, Mistretta, Rometta, Spadafora, Tortorici. Nel Palermitano saranno rinnovate cinque amministrazioni: Bagheria, Bompietro, Cinisi, Monreale, Roccamena. Nel Siracusano si va alle urne a Pachino. Mentre nel Trapanese si voterà a Calatafimi-Segesta, Mazara del Vallo, Salaparuta e Salemi. I deputati del Movimento Cinquestelle all’Ars lamentano il fatto che non votare in un unico giorno sia per le amministrative che per le europee sarà un costo per i siciliani: “Il governo Musumeci non ne azzecca una, poche scelte e tutte sbagliate. Una decisione del genere in un momento in cui si taglia su tutto, mettendo a rischio pure i servizi essenziali, è un’indecenza. Mancato election day per le amministrative? Una follia che costerà ai siciliani un milione di euro”. “Il governo del nulla? Meglio quando non decide, perché le pochissime volte che lo fa provoca solo danni. Fissare ad aprile le elezioni amministrative in Sicilia, evitando il possibile election day con le elezioni europee, è una follia che costerà ai siciliani un milione di euro”.Lo dicono i deputati del M5S all’Ars, commentando la notizia della decisione dell’esecutivo regionale di mandare al voto 34 comuni dell’Isola il 28 aprile. “In un momento in cui ci apprestiamo a varare una manovra lacrime e sangue, con tagli pressoché generalizzati in tutti i settori e con i servizi essenziali appesi ad un filo – afferma il capogruppo Francesco Cappello – certe scelte appaiono del tutto folli. Anche un solo euro sprecato oggi è un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio. Ma evidentemente – continua Cappello - parsimonia e saggezza non hanno diritto di cittadinanza all’interno della maggioranza, se è vero, come è vero, che è riuscita perfino a partorire l’idea di dotare l’Ars di una irrinunciabile, quanto fondamentale, orchestra”. Per conoscere le ragioni delle elezioni comunali disgiunte dalle Europee, i deputati 5 stelle all’Ars hanno chiesto la convocazione in commissione Affari istituzionale dell’assessore Grasso.