Le segreterie Regionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil Sicilia chiedono che «le somme necessarie a coprire il fabbisogno del settore forestale per l'anno 2019 siano già stanziate integralmente nel bilancio della Regione». Sollecitano i parlamentari dell’Ars «a mantenere questa condizione durante i lavori dell’aula per garantire una vera programmazione del settore, per la manutenzione e la salvaguardia delle aree boscate, per la lotta al dissesto idrogeologico ma anche per garantire continuità nell’attività lavorativa, evitando turni a spezzatino, e la regolarità nei pagamenti delle retribuzioni dei lavoratori». «Si tratta- scrivono in una nota i segretari dei tre sindacati Pierluigi Manca, Tonino Russo e Antonino Marino - di ridare dignità a un comparto marginalizzato e spesso denigrato negli anni passati. Riteniamo inoltre come annunciato e chiesto con l’attivo unitario del 10 gennaio 2019, che bisogna nell’immediato attivare un confronto serio sulla riforma del comparto forestale, partendo dalla nostra proposta, e che in tempi brevi si possa arrivare a una soluzione che dia risposte al territorio e garantisca stabilità nel lavoro». I sindacati ricordano che nel 2018 «il ricorso ai fondi europei, per via delle lungaggini burocratiche ha determinato il mancato pagamento delle mensilità di novembre e dicembre 2018, che si sta perfezionando in questi giorni». Da Flai, Fai e Uila inoltre l’auspicio che «le risorse finanziarie individuate nel bilancio regionale diano copertura ai fabbisogni dei consorzi di bonifica e dell’ente di sviluppo agricolo per tutto il 2019, comparti, anche questi - sottolineano - per i quali riteniamo non più differibile un rilancio attraverso una riorganizzazione che possa dare risposte al mondo agricolo siciliano».