Lunedì 23 Dicembre 2024

Di Maio e i gilet gialli: "Macron paragonò il nostro governo alla lebbra"

Luigi Di Maio

Ancora scontro tra Italia e Francia, ma stavolta sul fronte dei gilet gialli. Nel giorno che sancisce la fine delle feste, e forse anche l’inizio della campagna per le europee di maggio, arriva l’inedito assist del governo italiano al movimento francese in lotta contro le politiche del presidente francese Emmanuel Macron. «Gilet gialli, non mollate!» è l’incipit del post pubblicato dal vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, sul Blog delle Stelle. Poco dopo, arriva anche il tweet anti-Macron dell’alleato leghista Matteo Salvini: «Sostegno ai cittadini perbene che protestano contro un presidente che governa contro il suo popolo ma assoluta, ferma e totale condanna di ogni episodio di violenza che non serve a nessuno». Prese di posizione che a Parigi, come prevedibile, non sono piaciute. «La Francia si guarda bene dal dare lezioni all’Italia. Salvini e Di Maio imparino a fare pulizia in casa loro», è il secco commento via Twitter della ministra per gli Affari europei Nathalie Loiseau. «La ministra per gli Affari europei Nathalie Loiseau forse si dimentica di quando il suo presidente, Macron, parlando del nostro governo ci aveva paragonato alla lebbra», scrive il vicepremier Luigi Di Maio su Facebook ricordando le sue parole: «li vedete crescere come una lebbra, un po' ovunque in Europa, in Paesi in cui credevamo fosse impossibile vederli riapparire». «Il popolo francese chiede il cambiamento e un maggiore ascolto delle loro esigenze. Non posso non condividere questi desideri, nè penso di dire nulla di offensivo verso i cittadini francesi». Lo afferma il vicepremier Luigi di Maio su Facebook in risposta alle dichiarazioni del governo di Parigi sui gilet gialli. «Quanta ipocrisia» afferma «È chiaro che qualcosa deve cambiare. Come ad esempio è ora di smettere di impoverire l’Africa con politiche colonialiste, che causano ondate migratorie verso l’Europa e che l’Italia si è trovata più volte a dover affrontare da sola».

leggi l'articolo completo