Rinviata la Finanziaria. Il governo rinuncia all'obiettivo di approvare la manovra entro i primi giorni di gennaio e decide di ricorrere di nuovo all'esercizio provvisorio. Anche se ciò avverrà per un solo mese.
E' stato il governo ad annunciare che rinuncia a tentare di approvare subito la manovra. Sono falliti quindi i tentativi di ottenere la collaborazione delle opposizioni, soprattutto del Pd, per eviotare l'esercizio provvisorio.
In mattinata il presidente Musumeci aveva fatto appello al Pd: “Una parte del partito ha mostrato collaborazione nell'interesse dei siciliani”. Di più. Musumeci aveva lasciato intendere di sperare proprio nel nuovo corso del Pd: “Davide Faraone, il nuovo segretario, è un mio amico personale. I suoi nemici sono nel suo stesso partito”. Ma nel pomeriggio evidentemente non sono arrivate le rassicurazioni sperate da Musumeci e così il governo ha optato per un mese di esercizio provvisorio.
Il termine ultimo per approvare la manovra sarebbe stato il 18 gennaio. Arrivare a quella data senza il bilancio significava far saltare stipendi e pensioni. Ma il centrodestra in aula non ha i numeri per viaggiare spedito e al riparo dal voto segreto.
A questo punto bilancio e Finanziaria dovranno essere approvati entro la metà di febbraio. Per tutto il mese di gennaio la spesa sarà consentita proprio grazie all'esercizio provvisorio, che però impone di parcellizzare le uscite in dodicesimi di bilancio.
Conversando con i giornalisti l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, ha definito l’esercizio provvisorio dal carattere "cautelativo" e che la volontà è di non "compulsare" il Parlamento, nel caso in cui il lavoro di approvazione del bilancio e della finanziaria risulti troppo lungo e scongiurare, così, possibili ritardi nel versamento degli stipendi.