"Confermo che al nostro numero di telefono di pubblica utilità, il 1500, che raccoglie anche le segnalazioni di problemi con le liste di attesa, in maggioranza le chiamate su questo tema arrivano da Roma e dal Lazio. Noi sulle attese eccessive per esami e visite punteremo molto nel 2019". Lo dice in una intervista al Messaggero il ministro della Salute, Giulia Grillo. "In alcune regioni - spiega Grillo - abbiamo trovato anche liste di attesa bloccate, cosa che sarebbe vietata dalla legge. Ho chiesto un report alle Regioni, ma il sistema trovato era così fuori controllo che non ci sono dati uniformi. Ogni Regione usa un criterio differente. In finanziaria - fa sapere - sono stati previsti 350 milioni di euro in 3 anni che le Regioni dovranno utilizzare per questo, tenendo conto del nostro piano di azione nazionale". I fondi "serviranno a potenziare le piattaforme informatiche; i risultati sulle liste di attesa saranno un criterio per giudicare i dg. E quando la sanità pubblica non sarà in grado di fornire la prestazione nei tempi previsti, il cittadino dovrà avere il diritto di rivolgersi al privato, ma a pagare sarà il sistema sanitario regionale". "Chi fa politica - aggiunge quindi Grillo dopo l'azzeramento dell'Iss - non si deve occupare di scienza e chi fa scienza non si deve occupare di politica. Il presidente dell' Iss, Walter Ricciardi, ha chiarito che non c' era alcun conflitto con me. Non c' è un singolo mio atto che possa fare pensare a una interferenza con il mondo scientifico".