Pd sempre più diviso in Sicilia. È polemica sulla nomina di Davide Faraone a segretario regionale del partito. Protesta l'area dem vicina a Nicola Zingaretti, prima fra tutti Teresa Piccione, ex candidata alla segreteria regionale poi ritirata, che punta il dito contro Fausto Raciti, ora presidente della Commissione regionale per il congresso ed ex segretario regionale. «Ha illegittimamente comunicato l'elezione di Davide Faraone alla carica di segretario regionale del Partito democratico», accusa Piccione.
La nomina del renziano Faraone, rimasto unico candidato alla segreteria regionale dopo il ritiro di Piccione, è stata decisa, in una lunga riunione durata fino a tarda notte, dalla Commissione regionale per il congresso, annullando di conseguenza le Primarie che avrebbero dovuto svolgersi domenica 16 dicembre.
Una nomina «illegittima» tuona oggi Teresa Piccione, «in quanto di competenza dell'Assemblea regionale del Partito democratico».
«I componenti della commissione regionale per il congresso, Agata Teresi, Francesco Nuccio e Domenico Pirrone – spiega ancora l'ex candidata - hanno dichiarato che la proclamazione è illegittima. I tre componenti hanno chiesto anche di verificare la sussistenza dei requisiti di candidabilità richiesti dallo Statuto, dal codice etico e dai regolamenti nazionale e regionale del Partito democratico, relativamente al candidato Faraone e a tutti i candidati della lista da lui presentata, per altro fuori termine».
Teresi, Nuccio e Pirrone - che hanno votato contro - accusano di non avere avuto «la possibilità di leggere i nomi della lista e alla richiesta di averne copia per espletare i compiti di verifica sulla regolarità dei requisiti che lo statuto e il regolamento riservano ai componenti della Commissione regionale per il congresso, Fausto Raciti si è rifiutato di esaudire la nostra richiesta, comunicando che il candidato Davide Faraone non autorizzava a consegnarci le copie. Altro che trasparenza. È una lista segreta».
Contrario alla nomina di Faraone anche Attilio Licciardi, vicino all’area dell’ex ministro Andrea Orlando, che parla di «nomina da 4 amici». «Una commissione di 7 persone con 4 voti a favore e 3 voti contro ha nominato Davide Faraone segretario regionale del Pd - dichiara -. Niente parola agli iscritti, niente congressi di circolo, niente congressi di federazione, niente primarie. Solo 4 amici nominano un amico segretario regionale: legittimità politica zero».
Risponde alle polemiche Fausto Raciti, che difende l'operato della Commissione regionale per il congresso - che presiede - «ha preso atto del ritiro della candidatura di Teresa Piccione e, di conseguenza, del fatto che l'unica candidatura alla carica di segretario regionale del Pd Siciliano era quella di Davide Faraone, che ha regolarmente depositato una lista di candidati all’assemblea regionale - spiega Raciti -. Nella qualità di presidente della commissione ho comunicato che, secondo quanto previsto dal regolamento quadro, risulta eletto Davide Faraone. Conseguentemente in presenza di una sola candidatura e di una sola lista collegata non sono previste elezioni primarie».
Nessuna risposta alle polemiche, finora, da parte del neo-segretario Davide Faraone, che ha appena lanciato sui social l'hashtag #porteAperte: «Domani ci vediamo alle 12 nella sede del Pd, in via Bentivegna a Palermo. Vi aspetto!», ha scritto.
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