Lunedì 23 Dicembre 2024

Il giallo delle tessere per il reddito di cittadinanza, Di Maio: "Le stamperanno le Poste, ora dialogo con l'Ue"

Luigi Di Maio

"Già da due settimane ho dato ordine al mio staff di lavorare con Poste per avviare il sistema del reddito di cittadinanza, e questo include anche le tessere. Non c'è nessun giallo". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti a Bruxelles. Il tema non sono i numerini ma i cittadini», e "credo nel dialogo Ue ma senza tradire gli italiani": lo ha detto il vicepremier e ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio rispondendo a una domanda sulla manovra e le richieste Ue di ridurre il deficit. "Anche a noi interessa ridurre il debito, posso capire che la Ue sia disorientata da una ricetta che va in controtendenza rispetto al passato", ma "credo troveremo un punto d’incontro senza sacrificare i cittadini che vogliono che si mantengano le promesse", ha detto. Io ho interpretato le parole (del vicepresidente Dombrovskis, ndr) sul 2,2% come un incoraggiamento. Il tema non sono i decimali ma la struttura complessiva della manovra", ha detto Di Maio. Il Governo, ha spiegato, continuerà a confrontarsi con la Ue soprattutto per illustrare "tutti i dettagli» delle misure, per far capire, ad esempio, che con il divieto di cumulo di quota 100 si liberano posti di lavoro, oppure che il costo del reddito "migliora negli anni a venire" perché quando le persone trovano lavoro escono dal programma.  Posso capire che la Ue sia disorientata da una ricetta che va in controtendenza rispetto al passato", ma "con questa manovra io devo far ripartire il Paese e si deve fare con misure espansive". Per il resto "vediamo se parte veramente la procedura: in questo momento si discute come trovare un punto di ricaduta", ha concluso. "Il reddito cittadinanza è un contributo che incentiva a tornare nel mondo del lavoro. Stanno comunque mettendo dei paletti, non sono tanti che avranno il totale dell’importo: se uno ha il macchinone, la casa ed altro non l’avranno". Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini a "Porta a porta".

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