“La storia si ripete, il governo Musumeci si dimostra ancora una volta inconcludente e non interessato alle necessità della Sicilia. Da quando il sottosegretario ai Trasporti Michele Dell’Orco, a giugno scorso, è venuto in Sicilia ad annunciare la disponibilità di fondi statali per l’operazione, non è cambiato niente. Anche ieri a Roma, ad esempio, c’è stato un nulla di fatto”. Ad affermarlo è il deputato 5 stelle all’Ars Giancarlo Cancelleri, dopo l’ennesima fumata nera sulla strada della continuità territoriale, attesa da tantissimi siciliani.
“Ieri – racconta il parlamentare – l’incontro a Roma con rappresentanti della Regione richiesto per l’ennesima volta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha infatti evidenziato mancanze e ritardi nel fornire la documentazione più volte richiesta. È paradossale che sia lo Stato a pressare, quando dovrebbe essere proprio il contrario, visto che la Sicilia avrebbe un grandissimo beneficio dall’operazione”.
“Con molta probabilità – continua Cancelleri - se la Regione non ci avesse dormito sopra, facendo passare inutilmente 6 mesi dal primo incontro, per Natale si sarebbero potuti avere i primi risultati e i primi biglietti aerei a prezzi ribassati per i siciliani che tornano in Sicilia a trascorrere le vacanze e invece siamo ancora al punto di partenza. Il governo del nulla si occupa di aiuole, ma dorme sulla continuità territoriale. E non perde occasione per scaricare le colpe sulla burocrazia o sul governo centrale”.
“Fra l’altro - aggiunge il deputato 5 stelle - l’operazione, che prevede l’impiego di 31 milioni di fondi nazionali e 15 milioni di fondi regionali, potrebbe rilanciare gli aeroporti di Trapani e di Comiso, ma è evidente che l’intenzione del governo Musumeci è quella di far morire i due scali. La verità, in tutta questa storia, è che nella giunta regionale regna l’incompetenza e Musumeci dovrebbe avere almeno l’umiltà di ammetterlo”.
“In questa vicenda – conclude Cancelleri - il Movimento 5 Stelle, sia regionale che nazionale, sta dimostrando di avere a cuore il diritto alla mobilità dei siciliani, facendoli sentire isolani e non isolati, e sta dimostrando grande attenzione per i due aeroporti che con questi soldi potrebbero rilanciare il loro ruolo per il territorio, e lo sta facendo svestendo la casacca politica e indossando la maglia della comunità siciliana. Chi non collabora per il bene della Sicilia è complice della peggiore politica che, purtroppo, amministra la nostra regione da troppo tempo”.