"Contrariamente a quanto pretende qualcuno, una manovra così non può essere positiva per il popolo". Lo dice il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, parlando della bocciatura della manovra italiana in un'intervista a Les Echos. Secondo Moscovici questa manovra rischia di "oberare l'avvenire". "La zona euro non può esistere, progredire, rafforzarsi se ognuno va per conto proprio", aggiunge Moscovici. "Nel caso italiano - spiega - la nostra proposta è conseguenza logica della decisione delle autorità italiane di non modificare la loro manovra. Continuiamo a pensare che il progetto di bilancio presenta rischi per l'economia italiana, per le aziende, per i risparmiatori e i contribuenti, semplicemente perché rischia di accrescere il debito". Il commissario europeo agli Affari economici dell'Ue però assicura che continuerà a "tendere la mano" all'Italia. "Il debito elevato - aggiunge - non è una fatalità. L'Italia ha bisogno di ridurlo per ripristinare crescita e vantaggi produttivi, proprio per il bene del popolo. E' un cammino complesso ma il caso portoghese dimostra che è praticabile. Nessuno Stato ha mai ridotto il debito scavando il deficit. Le derive italiane sono notevoli. Rispetto agli impegni del Paese, il deficit strutturale si annuncia più elevato di almeno 1,5 punti di Pil e il deficit nominale potrebbe triplicare". Poi aggiunge: "Faccio fatica a capire la soddisfazione di alcuni. Una politica così non è né eroica né esemplare. Se ognuno avesse scelto questa strada durante la crisi, l'euro non esisterebbe più. Stare nella zona euro non significa fare come ti pare, ma accettare di essere interdipendenti e di coordinare le nostre politiche economiche. Ho la sensazione in realtà di essere dalla parte degli italiani e non vorrei che li cullassero nelle illusioni". Oggi, intanto, alle 17 il presidente del Consiglio Giuseppe Conte terrà una informativa urgente nell'Aula della Camera. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. L'informativa, come spiegano fonti di governo, sarà l'occasione per ribadire che il governo crede nella manovra e nelle riforme che si stanno facendo, che c'è senso di responsabilità e anche fiducia per il dialogo con l'Europa. Lo spiegano fonti di governo, interpellate al riguardo.