«L'idea di fornire preservativi gratis anche ai migranti beneficiari di protezione internazionale o richiedenti asilo merita attenzione, ma per il momento è destinata a non avere riscontro. Si tratta di un emendamento proposto da alcuni esponenti del MoVimento 5 Stelle, che hanno autonomamente preso una iniziativa importante, sulla quale però non c'è accordo con la Lega». E’ quanto affermato, in una nota, da Francesco D’Uva, capogruppo M5S alla Camera.
La misura è rivolta anche alle donne che hanno subito un aborto e coloro che soffrono di malattie sessualmente trasmissibili. La proposta era arrivata dal Movimento 5 Stelle che, presentando un emendamento alla legge di bilancio, ha chiesto di destinare 5 milioni di euro l’anno alla distribuzione di pillola e profilattici, estendendo così di fatto a tutto il territorio nazionale la stessa identica misura approvata dalla Regione Toscana appena due giorni fa.
Più che dalla giunta guidata da Enrico Rossi, i pentastellati sembrano però essersi ispirati all’idea presentata sempre dal Pd in Commissione Affari Sociali. Almeno stando a quanto denunciato da Giuditta Pini. La deputata del Partito democratico è insorta dopo aver letto il testo dell’emendamento Cinquestelle, copiato e incollato, a suo dire, proprio dalla proposta dem.
Non è solo sui contraccettivi però che il Movimento ha rilanciato la palla. Anche sulla rottamazione auto i 5S si sono trovati infatti sulla stessa linea della Lega, superandone però la proposta.
Se il partito di Matteo Salvini ha suggerito un incentivo fino a 1.000 euro, quello di Di Maio, da sempre fautore della mobilità green e sostenibile, ha moltiplicato l'importo fino a un massimo di 6.000 euro per le vecchie vetture euro 0, a 4.000 euro per i motori euro 1 e a 3.000 euro per quelli euro 2 e euro 3. Sulla stessa linea, ma anche in sostegno del sindaco di Roma Virginia Raggi, una folta schiera di ben 32 deputati 5S ha sottoscritto un emendamento per destinare 145 milioni nel 2019 alle linee metropolitane di Roma.
Un intervento cospicuo, che quasi dimezzerebbe il tesoretto da 250 milioni a disposizione di Camera e Senato per tutte le modifiche alla manovra da introdurre nel corso dell’esame parlamentare. Ancora più consistente invece, ma da coprire con eventuali tagli lineari ai ministeri, il costo dell’ipotesi di aumento delle pensioni di inabilità. Portandole da 282 a 500 euro l’aggravio sarebbe di 1,3 miliardi.
Dalla Lega è arrivata invece la richiesta di istituire presso la presidenza del Consiglio un Fondo nazionale per le adozioni internazionali con 10 milioni di dotazione. L’obiettivo sarebbe quello di garantire ad ogni famiglia un contributo di 5.000 euro per ogni bambino adottato. Sul fronte sanitario, balza invece agli occhi la proposta di aumentare dal 2020 le risorse per la riduzione del superticket.
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