
"Su 237 opere inserite nel Patto per il Sud, sotto il coordinamento del commissario Maurizio Croce, solo una è andata in porto. Per altri due i lavori sono in corso, per il resto è buio fitto o quasi. E questo da due anni a questa parte". Se non è un fallimento, poco ci manca". Lo afferma la capogruppo del Movimento 5 Stelle, Valentina Zafarana.
"Comprendiamo - aggiunge - che non è facilissimo operare nella morsa delle pastoie burocratiche e delle lungaggini delle progettazioni, ma questi tempi sono inaccettabili se in gioco ci sono la sicurezza dei territori e dei cittadini. Così rischiamo nuove tragedie e non è più tollerabile. Basta, Musumeci rimuova Croce".
Poi spiega: "Analizzando i lavori previsti dal "Patto per il Sud", ad esempio, tra i 237 progetti finanziati con quasi 600 milioni, uno solo ha tagliato il traguardo, per due i lavori sono in corso, tutti gli altri si perdono tra l'attesa di pareri, l'attesa per l'approvazione, la predisposizione di atti di gara, la progettazione e via dicendo. Il paradosso è che la Sicilia è la regione italiana che, tra le varie linee di intervento, ha la maggiore dotazione economica a disposizione per interventi sul fronte del dissesto".
Attualmente - secondo i dati dell'Agenzia per la coesione territoriale - a disposizione della Sicilia - osserva Zafarana - ci sono circa 939 milioni di euro a fronte dei 748 per la Campania dei 405 per la Puglia e dei 357 della Calabria, solo per citare le regioni con i maggiori fondi a disposizione. "È assurdo - commenta - che una volta che il problema principale non è la mancanza di fondi non si riesca ugualmente a fare partire gli interventi in tempi celeri".
"E non finisce qui - aggiunge la parlamentare 5stelle -. A dicembre del 2017 il Ministero ha assegnato alla Sicilia i primi 11 milioni di euro per finanziare la progettazione di 39 interventi contro il dissesto idrogeologico. Ad oggi, dopo quasi un anno, non abbiamo notizie di alcuna gara indetta per l'utilizzo di questi fondi, rimasti quindi fermi, a disposizione, nel cassetto del Commissario".
Persone:
11 Commenti
Fabio
06/11/2018 19:49
Il m5s dice che non sono state realizzate le opere in Sicilia loro sono contrari a tutte le opere.
marco
06/11/2018 22:34
I 5stelle sono contrari al mus americano ma non certo ad opere di protezione ambientale
vittorio
07/11/2018 01:00
E invece tu le hai viste realizzare, vero?
Sicciaroto
07/11/2018 10:00
Ricordo a Vittorio che i 5 stelle in Sicilia NON governano. Le colpe di questa inerzia sono di altri !
Andrea
08/11/2018 08:23
Ricordo a sicciarotto che dove governano hanno le strade piene di buche
Zoom
06/11/2018 20:09
Infatti, regione dell'assurdo!
Fabio
06/11/2018 23:18
Detto dal m5s non fa testo considerando il loro no a tutto.
Indignato
06/11/2018 23:52
Fai una cernita Delle persone che ha dentro e capisci che è un piccolo sottogoverno politico.. a partire dall'assessore croce...ah no, non lo è più...
Indignos
06/11/2018 23:54
Forse meglio di toglierò sarebbe,farlo lavorare, a lui ed a tutto il suo sottogoverno...
Mario
07/11/2018 08:18
Una bella Zafarana non c'è che dire!
FRANCO
08/11/2018 03:49
LA COLPA IN SICILIA E' SOLAMENTE DEI SICILIANI: POLITICI, AMMINISTRATORI BUROCRATICI,SINDACATI,LAGNUSI E VIA DI SEGUITO,
Fabio
08/11/2018 21:31
Logico
Piero. 51
08/11/2018 08:09
Il commissario deve avere gli stessi poteri come quelli concessi a quello incaricato della ricostruzione del ponte a Genova
Wood
08/11/2018 08:14
Pensa un po' ora che salvini ha chiuso tutti i porti ! Neppure quella possibilità ci sta.
giovanni
08/11/2018 09:54
Io invece ricordo che da almeno 50 anni abbiamo le strade piene di buche ... Perciò non diamo la colpa a chi non ha mai Governato, semmai a chi ha Governato per 50 anni alternandosi al potere, e noi sappiamo chi sono..
Pietro2
08/11/2018 21:48
L'importante è dare il premio produzione ai dipendenti regionali per non far niente. Si perché starsene tutto il giorno a giocare al PC è massacrante.
Fabio Severino
10/11/2018 07:07
Credo che il problema vero sta nelle norme sugli appalti. Troppo lunghe, difficili, in continuo cambiamento e addossando enormi responsabilità a rupestri e presidenti di gara. Ogni gara un ricorso proprio per l incertezza delle centinaia di norme. RISULTATO.. tutto fermo perché è meglio una omissione che un abuso.