La manovra del popolo italiana? Secondo il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici «il rischio è che non rilanci affatto la crescita, perché c'è poco investimento in questa politica di rilancio ma anzi che l'affossi». « Chi pagherà il debito? Le generazioni future e gli italiani che pagheranno. Ecco perché un bilancio che aumenta il debito non è buono per il popolo - spiega Moscovici in un'intervista a France Inter - Sono sempre i più vulnerabili che alla fine dovranno pagare». «L'Italia può fare la propria politica di bilancio, ma rispettando delle regole comuni, come fanno tutti i Paesi da 10 anni - aggiunge - la Commissione europea non vuole una crisi tra Bruxelles e Roma, la Commissione europea pensa che il posto dell’Italia sia al centro della zona euro, non all'esterno». Se la Commissione europea parla di «deviazione senza precedenti non è certo per il deficit nominale, previsto al 2,4%, ma per il cosiddetto deficit strutturale, quello cioè che è indipendente dalla crescita e che aumenta il debito e che è troppo troppo elevato». «In teoria dovrebbe diminuire dello 0,6% tenendo conto del fatto che l’Italia ha un debito di 130% e invece aumenta dello 0,8%. Quindi, senza voler essere tecnico, c'è uno scarto di quasi 1,5 punti. Una cosa del genere non è mai accaduta da quando esiste il patto di stabilità. Può piacere o no, ma sono le nostre regole comuni», ha concluso.