Stigmatizzare gli avversari politici utilizzando in modo offensivo come termine di paragone le persone con autismo e sindrome di Aspergen. Le parole pronunciate ieri da Beppe Grillo durante la manifestazione Italia a 5 Stelle al Circo Massimo hanno scatenato una bufera di commenti e prese di posizione contro l’ex comico. «L'autismo è la malattia del secolo - ha detto il garante dei Cinque Stelle - l’autismo non lo riconosci, per esempio è la sindrome di Asperger, è pieno di questi filosofi in televisione che hanno la sindrome di Asperger. Che è la sindrome di quelli che parlano in quel modo e non capiscono che l’altro non sta capendo. E vanno avanti e fanno magari esempi che non c'entrano nulla con quello che stanno dicendo, hanno quel tono sempre uguale. È pieno di psicopatici...». Ad insorgere contro queste parole, considerate «volgari ed offensive», il mondo politico e quello dell’associazionismo, che invita le istituzioni a prendere le distanze dal fondatore del M5S. Dura la posizione del Pd: «Caro Beppe Grillo, ieri deridevi le persone autistiche e al Circo massimo sghignazzavano. Non c'è niente da ridere, sei un vigliacco», scrive su Twitter il senatore Davide Faraone, capogruppo in commissione Sanità, mentre la deputata Alessia Rotta ricorda come «il Pd sull'autismo» abbia fatto «una legge, i 5stelle fanno ironia». Ancora più duro Matteo Renzi, secondo il quale «prendersi gioco di un bambino autistico è peggio che offendere il Presidente della Repubblica. Senza giri di parole - afferma - Beppe Grillo, per me fai schifo». Attaccano Grillo anche Leu, Forza Italia e Fratelli d’Italia. La componente della commissione Affari sociali Giusy Versace afferma invece di voler «dare un’opportunità di redenzione a Beppe Grillo: ritagliati del tempo e vieni con me nei centri che si occupano di ragazzi autistici. Chiedere scusa guardando in faccia le persone offese - afferma - aiuta anche quelli come te!». Prende posizione la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (Fish) che, definendo le parole dell’ex comico «figlie del pregiudizio», sottolinea come l’autismo, «come innumerevoli altre condizioni, merita rispetto, prima ancora di quel sostegno e supporto all’inclusione che, al momento, restano ancora lettera morta in qualche tweet». Critiche arrivano dalla Federazione italiana degli ordini dei medici (Fnomceo), ma a ribattere a Grillo punto per punto sono pure Andrea e Marta, due ragazzi con Aspergen che, in una lettera aperta su Fb, si rivolgono così al fondatore del M5S: «Ci siamo sentiti profondamente offesi da quanto lei ha dichiarato. C'è una sostanziale differenza fra noi e lei. Noi abbiamo affinato, con grande impegno, le nostre capacità di interazione con gli altri. Siamo perfettibili e, aggirati gli ostacoli che caratterizzano la nostra condizione, non restano che aspetti indubbiamente positivi. Lei no, non è perfettibile».