L'Ue contro la manovra, oggi la lettera di richiamo. Tria: "Dialogo costruttivo". Conte: "Nessuna preoccupazione"
Il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici consegnerà oggi al ministro Giovanni Tria la lettera di richiamo della Commissione Ue sui conti pubblici italiani. E' quanto si apprende da fonti Ue. Comincia oggi, infatti, la due giorni romana del commissario Ue che interviene al Forum di dialogo Italia-Francia, organizzato dall'Aspen e che incontrerà oggi il ministro dell'Economia Giovanni Tria e farà una "visita di cortesia" al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Domani, invece, probabilmente di mattina, sarà la volta del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco. "Con le autoritá dell'Ue apriremo un "dialogo costruttivo. Questa sera incontrerò a Roma Moscovici", ribatte il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, nel corso dell'assemblea di Assolombarda a Milano. "Una crescita troppo bassa non potrebbe farci uscire dal solco della crisi degli ultimi dieci anni", ha detto Tria. "Una economia - ha aggiunto - che non avanza abbastanza rischia di avvitarsi". Il governo ha intrapreso "una strada che porti a ridurre e eliminare il gap con l'Europa. Le misure sono volte a stimolare la crescita del Paese per ridurre la pressione fiscale". E ancora: "La riduzione programmata del rapporto debito-Pil non ci soddisfa, ma è la prima volta che si realizza, la politica espansiva che caratterizza la manovra non è temeraria ma responsabile. La strategia espansiva non é temeraria. Le nostre scelte non mettono a rischio i conti pubblici". Sul reddito di cittadinanza dice che "è una misura per consentire alle componenti più vulnerabili della nostra società di tornare a contribuire attivamente sul mercato del lavoro con un tratto chiaro: investiamo su di te se ti impegnerai. Questo patto di cittadinanza che io vedo come un investimento nel nostro capitale umano, non avrà - sottolinea - un effetto benefico su decine di migliaia di persone in condizioni di povertà inaccettabili per la settima potenza mondiale che porterà una fluidificazione dei processi di entrata del lavoro anche per le imprese". Per Tria "è proprio insieme alle imprese che il governo dovrà lavorare per garantire il successo della misura e l'effettivo inserimento nei contesti aziendali". Sulle pensioni: "Il tasso disoccupazione più elevato e la ridotta crescita economica sono gli effetti della riforma pensionistica del 2011, che ha ridotto la crescita del Pil nei primi anni". La cosiddetta riforma Fornero "ha garantito in un momento storico la sostenibilità del sistema nel breve e nel lungo termine, ma ha limitato il turnover necessario per ridurre l'urgenza della disoccupazione giovanile e per favorire l'innovazione tecnologica". "Modificare quella riforma - spiega - permetterà di conseguire un ricambio generazionale adeguato e di immettere nuove risorse e competenze nel mercato del lavoro". In attesa della lettera di richiamo, interviene anche il premier Giuseppe Conte: "Sapevamo che questa manovra che abbiamo pensato per soddisfare le esigenze dei cittadini italiani, a lungo inascoltate, non è in linea con le aspettative della Commissione Europa. Ci aspettiamo quindi osservazioni e rilievi che stanno per arrivare e ai quali siamo pronti a replicare. È la normale interlocuzione che avviene tra Commissione e singoli Stati Membri. Note di questo tipo arriveranno anche ad altri Paesi; prevedibilmente: Spagna, Francia, Portogallo", scrive in un post su Facebook. La lettera di osservazioni che arriveranno dall'Ue "non può preoccuparci: ci avrebbe preoccupato se avessimo fatto una manovra temeraria. Ma la nostra manovra è ben pensata, ben costruita, ben realizzata ed è l'unico strumento che abbiamo per assicurare crescita economica e sviluppo sociale al nostro Paese. Ed è quello che continueremo a spiegare nel corso dell'interlocuzione che proseguirà con l'Ue".