Entra nel vivo la trattativa sul rinnovo dei contratti dei dipendenti regionali. Ma già ieri è sorto un primo scontro legato ai turni di straordinario a causa dei vuoti lasciati dai prepensionamenti.
E così, durante la riunione all’Aran, è partita la battaglia sui premi di produttività. In sostanza, come si legge in un articolo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola, ogni capo dipartimento ha creato fin dai primi mesi dell’anno pool di funzionari che svolgono in orario non ordinario compiti normali e che hanno diritto a retribuzioni speciali che gli assessori chiedono di finanziare attingendo al Famp, un fondo speciale. Motivo del contendere è il criterio per la divisione dei fondi.
Il dibattito ora si allarga e si accende la trattativa per il rinnovo dei contratti. In una nota diffusa oggi, Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl chiedono a gran voce subito la prima rata del Famp da 20 milioni, ma anche progressioni orizzontali che portino anche alla stabilizzazione del reddito oggi percepito come salario accessorio e il rinnovo economico entro il 2018.
"Vogliamo risposte certe e segnali concreti di cambiamento, per restituire la giusta serenità lavorativa”, commentano. Sul Famp 2018 è stata chiesta l’erogazione immediata della prima rata, circa 20 milioni di euro, più le risorse per le indennità obbligatorie per legge.
“L'Aran – spiegano i sindacati - ha dato la disponibilità a procedere in questa direzione, non appena perverrà il parere prodotto dall’Oiv richiesto dell’assessore alla Funzione pubblica. L’incontro su questo punto è stato fissato per lunedì 22 ottobre, data in cui si potrebbe definire l’accordo a patto che vengano ridotte le richieste di alcuni dipartimenti regionali che a fine anno chiedono l’attribuzione di risorse aggiuntive (che rischiano di andare in economia)”. E questo è il motivo della battaglia sui premi di produttività.
Sul rinnovo giuridico sono state esaminate diverse nome relative ad esempio a permessi, assenze, congedi. Sul fronte economico “abbiamo rivendicato l'immediata apertura del rinnovo del contratto economico, operazione consentita dallo stanziamento che abbiamo ottenuto delle risorse finanziarie necessarie”.
Ma al centro del dibattito c'è anche il tema della mobilità del personale. Sulla questione gli autonomi commentano: “Dopo le nostre proteste contro il rischio di una mobilità selvaggia in vari settori, l'assessore alla Funzione pubblica, Bernadette Grasso, ha convocato per giovedì 18 ottobre, alle 12, una riunione per fare il punto della situazione, nell'auspicio, da parte nostra, che la smettano con provvedimenti del tutto estemporanei per definire, invece, comportamenti dell'amministrazione improntati alla politica dei fabbisogni dei vari dipartimenti e di precise regole che mettano ordine a un ambito oggi lasciato alla mercé del politico di turno”.
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