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Pace fiscale, si chiederà con una dichiarazione entro il 31 maggio: carcere fino a 6 anni per i furbetti

Un testo di 26 articoli che, oltre alle misure per la "pace fiscale" e a quelle in materia di fatturazione elettronica e lotteria degli scontrini, contiene anche alcuni rifinanziamenti per il 2018, dai 735 milioni nel 2018 al Fondo di garanzia per le Pmi, ai 130 milioni per la prosecuzione delle missioni di pace internazionali. E' l'ultima bozza del decreto fiscale successiva al via libera del Consiglio dei ministri di lunedì. Nel testo compare anche una 'sanatoria' per le società sportive dilettantistiche che però sarebbe ancora oggetto di discussione.

Per chiedere di fare la 'pace ' col fisco i contribuenti che potranno "correggere errori od omissioni" presentando una apposita "dichiarazione integrativa speciale" fino al "31 maggio 2019".  Nel testo per questo condono è confermato il limite di 100mila euro per anno d'imposta e la possibilità di sanare al massimo il 30% di quanto già dichiarato. Si pagherà in una unica soluzione entro fine luglio o a rate per 5 anni a partire da settembre 2019.

Carcere fino a sei anni per chi, scegliendo di aderire alla pace fiscale, fornisce atti falsi e comunicazione di dati non rispondenti al vero. Lo prevede l'articolo dedicato alla "dichiarazione integrativa speciale" del dl fisco secondo quanto si legge in una bozza recente successiva al Consiglio dei ministri che ha approvato il provvedimento. La norma mira a punire i 'furbetti' che provino a utilizzare la dichiarazione integrativa per sanare proventi illeciti.

 

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