«Noi siamo dall’inizio contro tutto ciò che è stato fatto da questo governo». Lo dice il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, arrivando allo stadio Brianteo per la partita Monza-Triestina di Serie C, a chi gli chiedeva se gli azzurri voteranno in Parlamento la manovra del Governo. «Siamo contro - aggiunge Berlusconi - a partire dall’unico decreto sfornato, il decreto Dignità va contro la libertà degli imprenditori, va contro gli interessi dei lavoratori e farà perdere posti di lavoro. Questa manovra economica è un disastro, sarà bocciata dall’Europa, avrà risultati molto negativi sui risparmi degli italiani, sulla borsa, sui titoli del debito pubblico. «Il reddito di cittadinanza è una menzogna incredibile. Speriamo che gli italiani capiscano e questo mi preoccupa molto. Loro dicono: abbiamo abolito la povertà. Ma come si può raccontare una storia simile agli italiani e non trovare anche personaggi dello stesso governo che dicono basta con questa bufala. Stanno pigliando in giro gli italiani», prosegue il leader di Forza Italia. «Tutte le dichiarazioni che vengono fuori - spiega Berlusconi -, ti do 780 euro ma ti dico io come spenderli, sono tutte cose lontanissime da quello che deve essere uno Stato di libertà. Ci sono 9 miliardi a disposizione, 780 euro a persona. Quindi, in un anno, una persona deve ricevere 9.300 euro. Nove miliardi diviso 9.300 euro è qualcosa di meno di un milione di persone». Giorgetti, numero due della Lega, aveva detto che l’attuale centrodestra così com'è strutturato «è finito». Berlusconi risponde: «Ha detto che è stato frainteso, perché il centrodestra è in campo in tante importanti elezioni, per esempio in Trentino-Alto Adige. Se il centrodestra non si presentasse compatto a queste elezioni e alle diverse elezioni regionali e amministrative che seguiranno, vincerebbero gli altri. Credo che Giorgetti si sia morsicato la lingua abbastanza a fondo». «Tutte le peggiori dittature, da quella di Hitler a quella di Fidel Castro, non sono nate da colpi di Stato, ma dal voto dei cittadini ubriachi di certe tesi, di certi personaggi, infatuati di qualche leader politico che poi si è rivelato quel che sappiamo - afferma Berlusconi - Sono stato al governo quasi dieci anni, quindi non ho nessuna ambizione politica. Io sono molto preoccupato per quello che accade oggi in Italia. Questa deriva autoritaria la sento tutti i giorni dalle dichiarazioni di partecipanti al Governo, non vedo reazioni adeguate dall’altra squadra di Governo, cioè dai nostri alleati della Lega e, quindi, sono molto, molto, molto preoccupato». «Una parte del Governo - aggiunge - si comporta come se avesse dentro il sentimento dello Stato etico, che non è quello dello Stato che non ruba ma è quello dello Stato che decide lui per i suoi cittadini cos'è bene e cos'è male e che impone ai cittadini quello che devono fare, trasformando in questo modo i cittadini in sudditi».