"Continuo a sentirmi un commissario straordinario dimezzato, nessuno dei poteri speciali derogatori al sistema che vige da decenni, è infatti stato conferito al sottoscritto". E' l'accusa al governo nazionale che ha lanciato nel pomeriggio il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci nel corso del suo intervento a Sala d'Ercole all'Ars dove ha riferito sull'emergenza rifiuti. "Sento dire in giro: il presidente Musumeci è commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Sicilia, niente di più falso. Il presidente - ha sottolineato Musumeci - è commissario soltanto per sei interventi, tutti nella provincia di Palermo e Trapani, con un solo intervento a Casteltermini, in provincia di Agrigento". Di fatto, "un commissario dimezzato: non ho i poteri per poter derogare ad una situazione in atto da decenni. L'ordinanza del governo centrale, e non per iniziativa del governo regionale, prevede il trasporto dei rifiuti in eccedenza fuori dall'Isola; trasferire i rifiuti fuori è una richiesta del governo Gentiloni che non è stata negata dall'attuale governo, quindi procediamo su questa linea: questo significa porre gli oneri sulla tariffa e sulla tassa di smaltimento e su questo non è previsto alcun potere speciale. Abbiamo finora evitato che i cittadini e i comuni fossero caricati di altri oneri, non c'e stato infatti alcun bisogno di trasferire fuori un solo chilogrammo di rifiuti". Musumeci ha anche snocciolato i dati sulla differenziata. "Il freno alla raccolta differenziata è determinato dalle tre grandi aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina. A Palermo siamo intorno al 15%, a Catania al 7,5%, a Messina al 15%. Siracusa che sembrava essere indietro, ha invece ha già superato il 22%. Ad oggi il risultato a livello di raccolta differenziata medio in Sicilia si attesta intorno al 30%: era al 21 % quando abbiamo assunto al guida di questa Regione". E ancora: "Se si escludessero dalla media regionale le tre città metropolitane, la media aumenterebbe al 40%", ha aggiunto, "su 390 comuni, solo 80 non raggiungono il 20% di differenziata. Al 28 agosto scorso, 93 comuni non superano il 30% di differenziata. E' un dato che non preoccupa, ma che deve invitare alla riflessione. Nel giugno 2017 erano 118 i comuni che non superavano il 30%. I sindaci hanno preso consapevolezza di questa battaglia di civiltà, voglio ringraziarli, insieme con gli assessori che stanno prendendo un serio impegno per poter raggiungere il risultato del 50%". Ma il vero problema dei rifiuti in Sicilia è la raccolta differenziata come ha sostenuto proprio Musumeci: "La principale causa dell'emergenza rifiuti in Sicilia - ha detto - è la scarsa o altre volte omessa raccolta differenziata da parte dei 390 comuni dell'Isola e delle 18 società per la regolamentazione dei rifiuti che prima dell'entrata in vigore della legge 9 del 2010, dai 27 Ato che hanno prodotto un risultato consistente: 1 miliardo e 850 milioni di debiti, circa 4 mila assunzioni molte delle uali senza alcuna selezioni pubblica", ha sottolineato il presidente Musumeci nel corso del suo intervento nei lavoro all'Ars. "La scarsa raccolta differenziata - ha aggiunto Musumeci - si è attestata nell'Isola al 12% nel 2015, al 15,60% nel 2016, al 20% nel 2017, e ciò è causa della notevole mole di rifiuti indifferenziati, dell'abnorme ricorso dello smaltimento in discarica".