Manovra e caos mercati, vertice con Tria a Palazzo Chigi: pressing Ue, tensione nella maggioranza
Un nuovo vertice ristretto - al quale parteciperanno oltre al premier Giuseppe Conte, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il sottosegretario Giancarlo Giorgetti e il ministro del Tesoro Giovanni Tria - è convocato alle 17.30 a Palazzo Chigi per sciogliere i nodi della manovra. Una riunione che precederà la cabina di regia convocata in serata sul piano di investimenti. Tra gli interventi allo studio, anche la clausola di salvaguardia dei conti basata sulla riduzione della spesa. Resta tensione con i tecnici del Tesoro. "Il Ragioniere generale dello Stato l'ho visto una sola volta, non dico che non mi fido, ma non è nemmeno il mio migliore amico", dice Di Maio, che chiede comunque di "riappropriarci del primato della politica". Dall'Ecofin di Lussemburgo, il vicepresidente Dombrovskis conferma che la Commissione è pronta a far valere sull'Italia le regole del Patto di Stabilità se prenderà più della flessibilità concessa. Mentre il ministro austriaco Loger si augura che Tria "convinca il suo governo a rispettare le regole comuni". Salvini attacca Juncker: "Equiparando l'Italia alla Grecia fa impazzire lo spread. Questa poteva risparmiarsela". Conte cerca di raffreddare la temperatura: "Rispettiamo le nostre prerogative sovrane e rispettiamo altresì le Istituzioni dell'Unione Europea che abbiamo contribuito a fondare e che rimane la nostra casa comune. Ci avviamo a dialogare con le Istituzioni europee con serenità e rispetto dei ruoli, fiduciosi di poter dimostrare, carte alla mano, la bontà del lavoro sin qui fatto". Nella maggioranza si discute sulle misure della manovra, con la Lega che attribuisce il caos sui mercati all'annuncio troppo vago del reddito di cittadinanza. Proprio dopo un incontro con il premier a Palazzo Chigi, arriva dalla Lega la frecciata agli alleati del M5s. "Il caos dei mercati? Nasce tutto dal reddito di cittadinanza che ancora non si sa cosa sia", dice Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera. Dubbi a cui risponde indirettamente la viceministra M5s dell'Economia Laura Castelli: il reddito di cittadinanza partirà ad aprile, dice, perché prima serve la riforma dei centri per l'impiego; i soldi andranno spesi con il bancomat; "la riforma vale 10 miliardi più uno per i centri per l'impiego". Ancora Conte deve intervenire, infine, anche su richiesta della presidenza austriaca dell'Ue, per correggere le dichiarazioni sull'euro del presidente leghista della commissione Bilancio della Camera Borghi ("Sono straconvinto che l'Italia con una propria moneta risolverebbe gran parte dei suoi problemi", ha detto), dopo che la moneta unica era scivolata a 1,15 sul dollaro: "L'Italia è un Paese fondatore dell'Ue e dell'Unione Monetaria, l'euro è la nostra moneta ed è per noi irrinunciabile". Intanto, la temperatura resta alta per i mercati. Lo spread sfonda in apertura il tetto dei 300 punti, balza fino a 302, poi ripiega leggermente e oscilla attorno ai 290 dopo un tentativo di discesa a quota 288. Il rendimento del Btp decennale sale al 3,33% dopo una fiammata al 3,43%, massimo dalla primavera 2014. Piazza Affari, prima in rosso fino a perdere l'1,4%, galleggia sulla parità in attesa dell'avvio di Wall Street e con i futures americani in calo. Il listino principale a Piazza Affari è appesantito dalle perdite delle banche.