Una giornata per celebrare in Sicilia la «famiglia tradizionale», quella tra uomo e donna creata col vincolo del matrimonio o attraverso le unioni civili: lo prevede un disegno di legge di FdI che sostiene il governo di Nello Musumeci e che è in discussione in commissione Affari istituzionali dell’Assemblea siciliana.
A proporlo è il deputato Antonio Catalfamo, firmatario del testo contro cui il M5s
annuncia barricate in commissione Affari istituzionali, che l’ha messo all’ordine del giorno della seduta di mercoledì prossimo. Per il parlamentare la giornata ideale per «la famiglia tradizionale» sarebbe quella del 15 settembre, giorno dell’anniversario dell’assassinio di don Pino Puglisi, commemorato qualche giorno fa da Papa Francesco durante la sua visita a Palermo.
Nel ddl FdI motiva la scelta in questo modo: «Oggi alla luce delle centinaia di manifestazioni che improvvisano motivi e tematiche spesso poco condivisibili sul
piano del decoro e del buon senso, riteniamo indispensabile promuovere una giornata per la valorizzazione e la tutela della famiglia tradizionale, quella composta storicamente da uomo e donna, uniti in qualsivoglia legame».
A Palermo nel pomeriggio si svolgerà la sfilata del Pride lungo le strade principali
della città dopo gli eventi organizzati nel corso della settimana. Gianina Ciancio, deputata del M5s e componente della commissione Affari istituzionali, annuncia battaglia: «Questo testo non può passare, è discriminatorio: ci opporremo con tutte
le nostre forze, non deve neppure essere messo ai voti».
I 5 stelle hanno già espresso la propria contrarietà in commissione quando il testo è stato incardinato. E anche il «padre» del ddl sembra nutrire poche speranze: «Il ddl ha già ricevuto l'opposizione di sette componenti della commissione - dice Catalfamo - Quindi è probabile che non ci saranno i numeri necessari per approvarlo».
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