
Si ispira al principio della «bigenitorialità perfetta» e punta a riscrivere la legge del 2006 sull'affido condiviso dei figli dopo separazioni e divorzi. Il disegno di legge firmato dal leghista Simone Pillon, inizia il suo iter parlamentare in commissione Giustizi al Senato.
Il testo presentato ha fatto molto discutere perché in caso di approvazione porterebbe alla cancellazione dell'assegno di mantenimento, all'istituzione del doppio domicilio per il minore e introdurrebbe l'obbligo della figura del mediatore familiare in caso di minori.
"Stop ai papà ridotti a padri-bancomat o a genitori della domenica", ha detto Pillon commentando la proposta, i cui punti fondamentali riguardano la mediazione familiare concepita come obbligatoria per coppie con figli, la possibilità di affido condiviso con tempi previsti paritari, il mantenimento diretto dei figli minori, i provvedimenti di contrasto a ogni forma di alienazione o estraniazione dei minori.
Particolare attenzione alla questione assegno di mantenimento: questo di fatti verrebbe cancellato perché i figli avrebbero due case, doppio domicilio e tempo, equamente diviso, tra mamma e papà. A meno che i genitori non si accordino in modo diverso i figli dovranno trascorrere non meno di 12 giorni al mese, compresi i pernottamenti, sia con la madre che con il padre. In questo modo si garantisce «un rapporto equilibrato e continuativo con entrambe le figure genitoriali».
I coniugi con figli minori per ottenere la separazione dovranno essere, per legge, seguiti da un mediatore familiare. Una figura che dovrà guidare gli ex coniugi a gestire, nel miglior modo possibile per i figli, la separazione. Il ddl fissa la durata massima della mediazione a sei mesi e stabilisce che gli incontri con il mediatore saranno a pagamento.
La proposta ha già scatenato le prime proteste e la rete «Dire» dei centri antiviolenza ha lanciato una petizione su Change.org e indetto una grande manifestazione a Roma il 10 novembre prossimo. Il timore, per le associazioni che difendono i diritti delle donne vittime di violenza domestica, è quello che la legge «comporterebbe per le donne, con minori risorse economiche, l'impossibilità di chiedere la separazione e mettere fine a relazioni violente».
11 Commenti
salvo
10/09/2018 12:21
Finalmente... solidarietà x le donne, infine questo Dl si doveva fare moglie o mamme, con l'avvento di avv.sukkia denaro portano a lastrico i padri..ci ssono tante cose che nn vanno!!
Alberto
10/09/2018 12:57
Finalmente una legge a favore dei cittadini padri. Così vediamo come certe donne prima spingono verso il matrimonio e poi si liberano dei mariti, spennandoli come polli.
cmely
10/09/2018 13:14
Non capisco una cosa: per quale motivo viene affermato che le donne con minori risorse economiche sarebbero impossibilitate a separarsi? Se non hanno parenti con cui andare a vivere dopo la separazione, esistono delle case famiglia che accolgono donne con questo genere di problemi. Altrimenti si dovrebbe concludere che rimangono col marito soltanto per farsi mantenere (specie se il suddetto marito ha buone disponibilità economiche), cosa che personalmente considero illogica ...
ivan
10/09/2018 18:05
sono d accordo con lei,
Sandro
10/09/2018 13:21
Nessuno evidenzia che comunque in queste situazioni i figli vengono trattati come pacchi postali sballottati di qua e di là '.
cmely
10/09/2018 14:38
Hai ragione: sono loro quelli che pagano di più per queste situazioni, e la cosa più immorale (e più triste) è che vengono spesso usati per le più meschine forme di ricatto psicologico ed economico
Paolo C.
10/09/2018 13:37
Si cerchi anche la possibilità di poter scaricare sul 730 l'assegno di mantenimento per i figli minori e maggiorenni compresi
Pippopollo
10/09/2018 14:27
Bisogna seguire caso x caso. Certo e' triste leggere "padri bancomat", io direi meglio "padri assenti", anzi padri senza responsabilita', se parliamo di padri. Un padre, a prescindere dal bancomat, deve svolgere la funzione genitoriale sotto ogni aspetto e marcatamente sotto l'aspetto psicologico e di supporto verso i figli e non soltanto sotto l'aspetto economico. Non si puo' fare il padre solo il sabato e la domenica.
vincenzo basile
10/09/2018 14:32
E' finalmente sia fatta giustizia per i Padri Bancomat , contro le angherie e i sopprusi di MAMME che Timorando i figli MINORE e MAGGIORI DI ABBANDONARLI in case famiglia se intrattenessero dei rapporti con i PADRI .
Barbara
10/09/2018 14:33
L'ennesima Legge in favore dei padri che non tiene minimante in che considerazione le esigenze dei minori. Per dei bambini cambiare casa ogni 48h non è cosa da poco, considerando anche che ogni volta devono portarsi appresso tutto il corredo scolastico e le attrezzature sportive. Per 1 padre “povera vittima” ne esistono 4 che dei figli se ne fregano altamente. Per tutelare uno distruggiamo la vita di altri 9 bambini, sballottati a destra e manca. Legge maschilista,
Ex elettore pd il capostipite
10/09/2018 15:51
A me sembra una legge creata apposta per favorire qualche grosso gruppo che prevede di occuparsi di mediazione familiare o qualche ante che farà corsi a pagamento per mediatori familiari
Tiziana 68
11/09/2018 08:48
Questo Pillon, evidentemente, deve essere stato vittima di qualche sopruso coniugale!!!... Per fortuna non è sempre così! Bisognerebbe valutare, di volta in volta, caso x caso. Se la moglie non lavora, e risiede nella casa coniugale, ed è stata considerata dalla legge, una madre ineccepibile, mi chiedo perché non debba essere aiutata dal coniuge economicamente ad occuparsi dei loro figli! Perché, diciamocela tutta, vengono affidati congiuntamente, col rischio che i figli passino il loro tempo con i nonni, in mancanza di padri, troppo occupati dai molteplici impegni di lavoro e quant'altro!!!... Poi, restare come residenza fissa, nella casa familiare, non può che giovare alla loro stabilità emotiva, senza dover aggiungere altro caos alla loro vita! Il padre deve esserci nella misura in cui c'è sempre stato! È stessa cosa varrà per le madri! Il diritto di un genitore separato che volesse passare, a fine lavoro, nella casa coniugale per vedere i propri figli, sarà un diritto inalienabile! Ma da qui a sconvolgere una situazione "di fatto", fatta di abitudini, di organizzazione, di regole portate avanti da sempre in una famiglia, mi sembra da pazzi!!!... Mi auguro, vivamente, che questa proposta non passi, e che si possano rivedere e rivalutare certi aspetti sulla gestione della famiglia, prestando più attenzione al diritto dei minori e non alla rivalsa di padri frustrati!
Ignazio
09/03/2019 21:10
E meno male che “La legge è uguale per tutti “... e se così non fosse?... a quest’ora dove saremmo andati a finire?...(09-03-2019)