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Cuffaro torna all'Ars dopo quasi 10 anni per un convegno sui figli dei detenuti

L'ultima volta era entrato all'Ars il 26 gennaio 2008. Ci tornerà giovedì prossimo. Totò Cuffaro era uscito per sempre dal Parlamento regionale dopo aver rassegnato le dimissioni da presidente della Regione in seguito alla condanna a 5 anni (poi cresciuta a sette in appello) per favoreggiamento a Cosa nostra.

Non ci aveva messo più piede, Totò Cuffaro, all'Ars. C'era stata una possibilità l'anno scorso, quando il parlamentare Vincenzo Figuccia aveva organizzato un convegno sulla situazione carceraria che doveva svolgersi all'Ars. Ma l'allora presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, negò la sala gialla agli organizzatori del convegno proprio per sbarrare la strada a un ingresso di Cuffaro nelle stanze del Parlamento. Tra l'altro, obiettò in quella occasione Ardizzone, il convegno si sarebbe dovuto tenere in una sala formalmente intitolata a Piersanti Mattarella, l'ex presidente ucciso dalla mafia e fratello dell'attuale Capo dello Stato. Una “coincidenza” che Ardizzone volle evitare e che Miccichè, attuale presidente dell'Ars, non ha invece sottolineato.

E così fra una settimana ci sarà il ritorno di Cuffaro in Parlamento. Per la cronaca, il convegno si intitola “Oltre le sbarre. Uno sguardo ai diritti e alle tutele dei figli dei detenuti". “L'obiettivo – ha spiegato Figuccia - è quello di mettere in luce le carenze degli istituti penitenziari siciliani e le prospettive possibili rispetto all'assenza di spazi gialli e di professionalità idonee ad accompagnare i figli dei detenuti all'incontro con i propri genitori, preparandoli ad andare con cuore e mente ad uno scambio "oltre le sbarre". Non dimentichiamo - dice Figuccia - che ogni qualvolta un soggetto entra in carcere per scontare una pena, scompare dalla società un genitore. Ma la cosa più ingiusta è che viene meno il diritto alla sua genitorialità”.

Ospiti d'eccezione saranno il professor Giovanni Fiandaca, Garante regionale per i diritti dei detenuti, Francesca Vazzana, direttrice della casa circondariale Pagliarelli di Palermo, e poi vari giuristi e operatori del settore. Si lasciano presagire emozioni forti per quel giorno, legate proprio all'ingresso dell'ex Presidente della Regione, dopo circa 10 anni, in Parlamento regionale.

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