Crollo di Genova, Toninelli: "Nazionalizzare le autostrade conviene, ricavi dei pedaggi allo Stato"
"Non ci sarà alcuno scambio tra eventuali opere di risarcimento danni a cose e beni, semplicemente doverose e scontate, e la procedura di ritiro della concessione già avviata. A parte che ricostruire il ponte è comunque un obbligo in capo al concessionario". Lo dice al Corriere della Sera il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, in merito al crollo del ponte Morandi a Genova. Per Toninelli la nazionalizzazione delle autostrade "sarebbe conveniente. Pensi a quanti ricavi e margini tornerebbero in capo allo Stato attraverso i pedaggi, da utilizzare non per elargire dividendi agli azionisti, ma per rafforzare qualità dei servizi e sicurezza delle nostre strade. Autostrade ha accumulato 10 miliardi di utili in 15 anni". Quanto al ruolo del Mit sui controlli, il ministro sottolinea: "Non mi nascondo dietro un dito: la vecchia politica ha portato lo Stato ad abdicare prima al suo ruolo di gestore e poi a quello di efficace controllore. Tuttavia le responsabilità sostanziali sulla tenuta strutturale delle opere sono del concessionario". Quanto alla Gronda, "è in corso l’analisi costi benefici. Non abbiamo pregiudizi, ma solo la volontà comune di fare bene senza sprecare un solo euro", ribadisce Toninelli.