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Salvini in Sicilia, tappa a Catania e Messina: l'appello dei sindacati

Il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini sarà in visita questo pomeriggio in Sicilia, a Catania e Messina.

Prima tappa, alle 15.30, l’azienda confiscata alla mafia Geotrans, nella zona industriale di Catania, dove terrà un incontro con la stampa. Poi, la visita proseguirà al Comune di Catania, nel palazzo degli Elefanti, dove si svolgerà una conferenza stampa. A seguirlo l'assessore comunale all'Ambiente e alla Sicurezza urbana di Catania, Fabio Cantarella (primo leghista in giunta), di recente nominato da Candiani - commissario della Lega in Sicilia  -responsabile regionale degli enti locali del partito.

Dopo Catania, Salvini si sposterà in provincia di Messina. Alla base navale di San Raineri, alle 18,45 visiterà il pattugliatore multiruolo Monte Sperone del Gruppo aeronavale della guardia di finanza e poi, alle 19.45, andrà a Furci Siculo in piazza Petroselli sul lungomare, dove incontrerà il sindaco leghista Matteo Francilia, responsabile provinciale enti locali della Lega. Subito dopo Salvini farà un giro a piedi sul lungomare di Furci, per fermarsi poi a cena al ristorante 'Sapori di Mare' dove si svolgerà una riunione politica con gli esponenti locali della Lega.

In occasione della presenza del ministro dell'Interno in città, i sindacati hanno scritto una lettera-appello in cui esprimono la loro preoccupazione in merito all'emergenza Catania dopo la proclamazione del dissesto finanziario del Comune. «Catania vuole e deve tornare a essere una città virtuosa per poter guardare con speranza a un futuro miglior», scrivono le segreterie provinciali di Catania di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. I sindacati temono «per il futuro dei lavoratori coinvolti, per l'efficienza dell’apparato amministrativo e perché «a rischio ci potrebbe anche essere la predisposizione dei progetti esecutivi relativi proprio alle opere pubbliche del Patto per Catania». Nella lettera esprimono preoccupazione anche per  «il rinvio al 2020 dei fondi destinati alle periferie».

Intanto, alla vigilia della visita di Salvini in Sicilia si apre un nuovo scontro con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando sul tema migranti. Il primo cittadino ieri ha accusato "il governo guidato dalla Lega" di essere  "sempre più motivo di vergogna", perchè "si istigano le marinerie a venire meno agli obblighi morali e legali di soccorso in mare". E si è detto disponibile ad accogliere al porto di Palermo la nave Aquarius, ferma nelle acque del Mediterraneo con a bordo 141 migranti in attesa di un porto in cui sbarcare. "Palermo e la Sicilia non si sottraggono al proprio dovere e non tradiscono la propria storia", conclude Orlando.

A Orlando risponde il consigliere comunale della Lega, ex M5s, Igor Gelarda, che oggi incontrerà Salvini: "Purtroppo ancora una volta Orlando dimostra di avere bisogno di Un posto al sole nel panorama politico italiano, dove ormai c'è buio fitto per lui. Bisogna capire per quale ragione una nave di proprietà tedesca, affittata ad una ong francese, attualmente in acque maltesi e battente bandiera di Gibilterra debba attraccare in Italia. Come hanno sottolineato il Ministro dell'Interno Salvini e quello delle Infrastrutture Toninelli, il Regno Unito deve assumersi le proprie responsabilità. Come dovrebbe farlo, nei confronti dei palermitani proprio Orlando".

A Salvini, annuncia Gelarda, verrà sottoposta la vicenda di via Felice Emma, della villa confiscata che il Comune ha destinato alle famiglie di origine Rom in uscita dal campo della Favorita e dell'accesa protesta dei residenti contrari a questa assegnazione.

 

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