
Lotta al randagismo. L'assemblea regionale siciliana scende in campo con un disegno di legge. Tra i punti cardine la mappatura genetica dei cani non sterilizzati e la creazione di una Banca dati regionale del Dna canino per il controllo del fenomeno in Sicilia.
Il provvedimento è stato presentato stamattina in sala stampa dal presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, dal consulente dell'Ars ed esperto in materia Giovanni Giacobbe e dal professore Giovanni Scala, giurista e costituzionalista che ha contribuito alla stesura del ddl.
Un disegno di legge che, pur mantenendone i principi, rielabora la legge regionale 15 del 3 luglio 2000 sull'Istituzione dell'anagrafe canina e norme per la tutela degli animali da affezione e la prevenzione del randagismo con l'obiettivo di risolvere il problema alla radice attraverso una rivoluzione culturale.
Per evitare che si verifichino altre stragi come quella di Sciacca del febbraio scorso, quando furono avvelenati più di trenta cani o casi come quello di pochi giorni fa del bambino di Bagheria morso al volto da un randagio, la norma ha l'obiettivo di risalire ai proprietari dei cani vaganti attraverso la genotipizzazione.
L'articolo 4 del ddl prevede l'obbligo per chi possiede cani non sterilizzati di consegnare o spedire alla Banca del genoma, istituita all'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia, un campione biologico entro un anno dalla nascita dell'animale o entro 30 giorni dal possesso, nel caso in cui l'animale non fosse registrato. Pena sanzioni onerose per i proprietari inadempienti, i cui proventi andranno ai Comuni che potranno avviare campagne straordinarie di sterilizzazione.
"Il disegno di legge è una novità assoluta nel settore e potrebbe diventare un esempio a livello europeo - ha spiegato Miccichè - E' chiaro che la soluzione non sarà immediata, ma il ddl darà vita a un nuovo percorso culturale che consentirà di risolvere, pur nel non breve periodo, il problema del randagismo una volte per tutte".
I Comuni provvederanno alla cattura dei randagi ed entro febbraio di ogni anno dovranno predisporre, insieme con le Asp, un piano di controllo delle nascite, oltre a programmare campagne straordinarie di sterilizzazione dei cani.
Infine, per la tutela della pubblica incolumità e attraverso la sinergia delle varie figure del settore, il ddl prevede anche un patentino per proprietari dei cani a rischio di aggressività.
8 Commenti
Aquilotto
06/08/2018 15:06
E poi dicono che non fanno niente....
Piero. 51
06/08/2018 15:22
Il prossimo ddl sarà sui discorsi di.......lana caprina......
Pietro
06/08/2018 16:32
Ennesimo provvedimento inutile, fatto per fare mangiare i soliti amici (esami del dna, banche dati, laboratori privati) ma del tutto inefficace a contrastare il fenomeno del randagismo. Non servite a niente, quando chiudono questo inutile parlamentino è sempre tardi
Osservatore
06/08/2018 18:28
L'unica cosa buona è il patentino, sempre che lo istituiscano veramente. Ma abbiamo già capito che i randagi continueranno a circolare indisturbati. Io traduco così "percorso culturale in un periodo non breve". Come per i rifiuti,per i quali se ne parla fra 2 anni
certamente
06/08/2018 21:37
certamente l'iniziativa è interessante ma non c'era altro di pià drammaticamente urgente a cui interessarsi come ad esempio la disoccupazione giovanile e l'emigrazione dei giovani?boh e addirittura hanno arruolato un esperto per questo ddl?con quali costi?
Pietro
06/08/2018 22:30
...non è che hanno arruolato un esperto per il ddl, ma hanno fatto il ddl per poter arruolare l’esperto.
Piero. 51
07/08/2018 03:12
Per i costi non ci sono problemi basta vedere quanto paghiamo ogni mese di addizionale regionale con aliquota max per la Sicilia
pippo
07/08/2018 07:59
Un onere in più per chi è già in regola col microchip: miccichè pensa che chi non metteve il microcip prima adesso correrà a fare la mappatura del DNA del cane? e i randaggi si automapperanno da soli? Sempre idee brillanti!
torres
07/08/2018 09:50
Meglio un cane amico che un politico cane!!!!
ser.pi
07/08/2018 08:09
Non so se compiacermi perché i nostri politici si occupano di cani ovvero dispiacermi perché non pensano anche agli altri animali domestici, quali gatti, uccellini, pesciolini, porcellini d'India, ecc. Comunque questo dimostra che hanno molti spazi nella attività politica, lasciati dai mancati interventi per i problemi che riguardano le persone, quali salute, lavoro, vivibilità, ecc. Bene e avanti così, in attesa di rivederci alle prossime elezioni, dove, purtroppo a meno di scesa in campo di candidati validi e seri, sarà sempre la stessa musica..... stonata.
GIOACCHINO
07/08/2018 10:00
con tutti i problemi della precarietà, povertà, stanno li ad arrampicarsi sugli specchi e si occupano di cose che nessuno ha sentito parlare durante la campagna elettorale questo governo Musumeci deve andare a casa subito!!!!