«Salvini usa slogan aggressivi, mira a trovare nei migranti il capro espiatorio. Ha spaventato l'opinione pubblica, perché è il miglior professore della paura. Diffonde la cultura del capro espiatorio, e le persone si sentono così legittimate a spingersi oltre». A dirlo è l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, oggi parlamentare di Leu, in un’intervista ad Avvenire in cui commenta le parole di Sergio Mattarella sui migranti: «Il capo dello Stato sicuramente ha il polso di questo Paese e ha chiesto un impegno perché è preoccupato dell’escalation razzista». «Noi paghiamo il fatto di avere una legge sull'immigrazione, la Bossi-Fini, che ha sollecitato l’irregolarità, anziché facilitarne la gestione. Inoltre non si è investito nell’integrazione, vivendo come se ogni anno ci fosse un’emergenza», dichiara Boldrini. «Oggi non stiamo vivendo l'emergenza sbarchi. C'è un allarme politico-mediatico che non è giustificato, poiché abbiamo l’80 per cento degli arrivi in meno. È Salvini che vuole l’allarme, perché non può mantenere le promesse elettorali. Aveva promesso di rimandare indietro 600mila immigrati irregolari. Gli hanno spiegato al Viminale che per farlo ci vogliono gli accordi di riammissione, che a oggi sono pochi». Un’accusa arriva anche ai M5S: «Sono totalmente appiattiti, perché la parte più aperta è afona, non avendo più Fico come referente, ora che è presidente della Camera», afferma Boldrini.