«Rilevo come l’attuale assetto del diritto di famiglia non possa non tenere in conto di cosa sta accadendo in questi ultimi mesi in materia di riconoscimento della genitorialità, ai fini dell’iscrizione dei registri dello stato civile di bambini concepiti all’estero da parte di coppie dello stesso sesso facendo ricorso a pratiche vietate dal nostro ordinamento e che tali dovrebbero rimanere». Lo ha detto il ministro per la Famiglia e le Disabilità, Lorenzo Fontana nell’audizione alla Commissione Affari sociali. «Non posso non soffermarmi sulla materia delle adozioni internazionali e nazionali, un settore rivolto ai più deboli: i bambini in stato di abbandono, con le loro storie, i loro traumi e le loro speranze, ma anche le coppie che aspirano a concretizzare il loro desiderio di genitorialità. In questo settore l’Italia si conferma un Paese di grande accoglienza con una significatività non solo nei numeri ma anche per la generosissima disponibilità ad adottare bambini con disabilità. E’ innegabile tuttavia che negli ultimi anni ci sia stata una sensibile contrazione delle adozioni nel nostro Paese, trend comunque confermato a livello mondiale. Nel 2018, le stime ci dicono che per la prima volta in Italia le adozioni scenderanno sotto quota mille, anche se il nostro, rimane tra i principali Paesi di accoglienza, secondo soltanto agli Stati Uniti», ha continuato il ministro Fontana. «Sui tempi di istruttoria si deve intervenire - aggiunge - Al momento, variano da Regione a Regione in base all’organizzazione dei servizi sociali e psicologici e delle prassi operative adottate dai Tribunali competenti. Nella realtà italiana, tra attività istruttoria e decreto di idoneità delle coppie, si impiega più di un anno. Da più parti viene sollevata la necessità di garantire la gratuità del percorso adottivo. Ritengo, a tal proposito che sia necessario ripensare ad una diversa tipologia di sostegno economico per le coppie che hanno concluso un percorso adottivo, soprattutto di tipo internazionale, o rivolto a minori con disabilità al fine di aiutare concretamente quelle con i redditi più bassi. Agendo sulle deduzioni delle spese sostenute - conclude - e con contributi finanziari calibrati».