“Se anche le risorse per il 2018 fossero sufficienti gli enti, dovendo predisporre il bilancio per il triennio 2018/2020, sarebbero costretti a dichiarare il dissesto”. Lo affermano il segretario generale del sindacato Csa, Giuseppe Badagliacca e il responsabile ex Province, Santino Paladino. “Pur apprezzando gli sforzi del Governo e in particolare dell’assessore Grasso – proseguono - il Csa introduce un aspetto che sembra sfuggire a molti, sindacati compresi. Per il 2018 non è più in vigore la deroga per l’approvazione del bilancio di previsione annuale. Dunque pensare che con gli stanziamenti individuati in sede di bilancio e da individuare con i necessari assestamenti si sia risolto il problema delle ex Province, significa avere una visione molto limitata della fattispecie”. Due le possibili soluzioni per il Csa: una finanziaria che stanzi le somme necessarie per tutto il triennio o la richiesta al governo nazionale di un’ulteriore deroga che permetta l’approvazione del bilancio annuale. Il Csa chiede anche un incontro urgente e la ripresa dei lavori dell’Osservatorio regionale per le funzioni e il personale.