«Sono molto preoccupato. Con il cosiddetto Decreto Dignità il governo Conte-Di Maio-Salvini ha mostrato il suo vero volto. Questo forse è un bene, perché apre gli occhi a quanti fino ad oggi si erano illusi, anche fra gli elettori di centro-destra. Ma è certamente un male per le imprese, per i lavoratori, per l’occupazione, per i veri e propri drammi sociali che l’Italia deve affrontare». Lo afferma, in un intervento sul Corriere della Sera, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.
«Di Maio - spiega Berlusconi sul decreto dignità - vuole regolare per decreto una cosa che non ha mai conosciuto. Non avendo idee originali ripropone ricette già fallite. La misura - prosegue - non riduce la flessibilità ma riduce i posti di lavoro e scoraggia i contratti regolari a favore del lavoro nero».
«Il decreto - osserva anche Berlusconi - è un male anche per i 15 milioni di italiani in condizioni di povertà, dei tre milioni di giovani che non studiano né lavorano». «Gli imprenditori - aggiunge - sono visti come pericoli pubblici da sorvegliare e punire».
La bocciatura di Berlusconi è netta: «Torna il peggio della sinistra dirigista». «Sono sicuro - sottolinea - che saranno contro tutti gli eletti con il programma del centrodestra».
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