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Musumeci a Pontida, opposizioni all'attacco e il governatore replica: "L'ho fatto per galateo"

Musumeci sul palco di Pontida al raduno della Lega
Musumeci sul palco di Pontida al raduno della Lega

Le opposizioni non l'hanno presa bene. La partecipazione di ieri di Nello Musumeci al raduno annuale della Lega a Pontida non è andato giù alle opposizioni che attaccano il presidente. Il governatore, da parte sua, replica di essere andato da Salvini per galateo: "Qualche mese fa mi ha invitato Giorgia Meloni alla loro festa. Sono andato ma non significa che sia diventato di Fratelli d'Italia. Ieri mi ha invitato la Lega e sono andato, è un problema di galateo. Da una vita sono al mio posto e sto bene dove sto".

L'ultimo attacco è di oggi ed è arrivato da Antonello Cracolici che però non sembra sorprendersi più di tanto: "La partecipazione di Musumeci al raduno di Pontida non mi ha stupito - dice l'ex assessore della giunta Crocetta e attuale parlamentare regionale del Pd -: la destra estrema del nostro Paese si sta riorganizzando e ognuno va dove ‘si sente a casa’".

Ieri era stato il turno del M5S, prima con la capogruppo Valentina Zafarana: "Musumeci dica chiaramente ai suoi elettori da che parte vuole stare, invece di sostare nel limbo dell'ambiguità. Sta con Forza Italia? Con la Lega? O con due piedi in una scarpa, visto che l'accozzaglia travestita da coalizione di Governo, con cui ha vinto le elezioni in Sicilia, si è sfaldata da tempo e non esiste più? Invece di fingere, Musumeci prenda atto che governa sulle sabbie mobili".

Poi aveva rincarato la dose il vicepresidente dell'Ars, Giancarlo Cancelleri, anche lui grillino: "Mentre in Sicilia governa con Forza Italia, Musumeci va al raduno della Lega. Solo il peggiore dei dorotei democristiani - afferma Cancelleri - potrebbe farlo: sono due cose incompatibili".

Musumeci, da parte sua, si difende. Il presidente della Regione, a dire il vero, non ne fa solo una questione di cortesia ma dà anche una spiegazione politica: "La Lega è stata ed è una forza di coalizione, e non dimenticate che è stata una delle prime forze politiche a dire sì alla mia candidatura alla Regione".

E sugli applausi ricevuti sul pratone di Pontida spiega usando l'ironia: "Temevo di essere linciato ed invece c'è stato un applauso fragoroso. O erano tutti siciliani e meridionali o si sono convinti anche loro che la competizione non si fa tra nord e sud Italia. Ma si fa tra l'Italia e le altre potenze europee".

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