Sono otto i comuni che andranno al ballottaggio in Sicilia il prossimo 24 giugno, tra cui i tre capoluoghi di provincia Messina, Ragusa e Siracusa dove nessun candidato, al primo turno, ha superato la soglia del 40% necessaria per l’elezione immediata.
A Messina la sfida è tutta interna al centrodestra, tra Dino Bramanti che al primo turno ha ottenuto il 28,2% dei consensi, sostenuto da gran parte della coalizione che ha eletto Nello Musumeci alla Regione, e Cateno De Luca (19,8% al primo turno), deputato regionale Udc ma all’Ars iscritto al gruppo Misto. Negli ultimi cinque anni il Comune è stato amministrato da Renato Accorinti che al primo turno ha ottenuto il 14,2% dei consensi.
A Ragusa la contesa è tra il candidato del M5s Antonio Tringali (22,7% al primo turno) e Peppe Cassì (20,8%), alla sua prima esperienza politica e sostenuto da FdI; negli ultimi cinque anni il comune è stato amministrato dai cinquestelle con Federico Piccitto che ha scelto di non ricandidarsi.
A Siracusa il candidato del centrodestra Ezechia Paolo Reale, che è stato assessore nelle giunte dell’ex governatore Rosario Crocetta e ha ottenuto il 37% dei consensi al primo turno, se la dovrà vedere con Francesco Italia (19,55%) ex vice sindaco nella giunta del renziano uscente Giancarlo Garozzo, appoggiato da un pezzo del Pd.
Gli altri comuni sopra i 15 mila abitanti che non hanno eletto il sindaco al primo turno sono: Adrano, sfida tra Aldo Di Prima (Cd) e Angelo D’Agate (civico); Piazza Armerina, al ballottaggio Mauro Di Carlo (civico) e Nino Cammarata (civico); Partinico, duello tra Maurizio De Luca (civico) e Pietro Rao (civico); Comiso, ballottaggio tra Filippo Spataro, candidato del centrosinistra, e Maria Rita Schembari, sostenuta dal centrodestra.
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