«È dal 1994 che non accadeva che un governo si insediasse senza un ministro indagato o condannato. Con noi è stato possibile. Non è stato facile ma alla fine siamo riusciti a far partire questo governo». Sono le parole di Luigi Di Maio da Marina di Ragusa, dove è giunto questa mattina per sostenere la candidatura di Antonio Tringali a sindaco di Ragusa per il Movimento 5 Stelle. «Abbiamo fatto una bella squadra per il governo - ha aggiunto il neo ministro del Lavoro e vicepremier - e abbiamo scelto ministri di alto spessore. Come il ministro Tria all’Economia o come Alfonso Bonafede alla Giustizia. Qualcuno ci dava degli illusi, ci deridevano perché dicevano che non saremmo andati mai al governo. Ora ci siamo e vogliamo restituire il potere ai cittadini. Non vogliamo sfruttare il governo per esercitare un potere spicciolo». Presenta il suo consulente, l'imprenditore Sergio Bramini: «Con la sua esperienza cercheremo di aiutare gli imprenditori. La sua esperienza non può passar sotto silenzio. Da lunedì sarà nel mio staff. Perché ci dirà come aiutare gli imprenditori come lui che hanno avuto problemi perché lo Stato non l’ha pagato. La sua vicenda parte proprio da Ragusa. Lui è fallito anche perché l’Ato Ambiente Ragusa non l'ha pagato. Gli deve 2,2 milioni di euro. Un credito enorme che non l’ha aiutato a salvare la sua azienda. Ora lui ci dirà come fare perchè non ci siano altri casi come il suo», ha detto Di Maio. «Cambierò i vertici dei miei ministeri - annuncia -. È giusto che ci sia lo spoil system perché dopo 5 anni si creano delle incrostazioni. Magari qualcuno in qualche casella del ministero resterà ma il cambiamento parte anche dalla macchina burocratica». «C'è una grande voglia di far bene - ha aggiunto - e dopo il rinnovamento nella squadra di governo anche la macchina burocratica va adeguata». Sul reddito di cittadinanza: "Faremo dei provvedimenti per aiutare i cittadini che sono in povertà e pertanto non possiamo prescindere dal reddito di cittadinanza e dalla pensione di cittadinanza. Saranno i due provvedimenti che porterò al più presto all'esame del Parlamento. Credo che per ripagare tutto il consenso che abbiamo avuto nel Sud, era d'obbligo pretendere il ministero dello Sviluppo Economico e del Lavoro per dare risposte immediate ai cittadini".