
E' complicato definire il concetto di "non sfiducia tecnica" rispetto alla nascita di un governo. E tuttavia nella storia della Repubblica italiana c'è stato un "governo della non sfiducia": così venne definito il monocolore Andreotti II, sostenuto dalla Dc e dalle minoranze linguistiche.
In pratica, si esplica con l'astensione di un gruppo, che determina l'abbassamento del quorum della maggioranza dei votanti necessario per far passare la fiducia.
Nell'agosto 1976 il trentatreesimo Esecutivo della Repubblica Italiana, il primo della VII legislatura, superò la votazione di fiducia in Parlamento grazie all'astensione del Partito Comunista Italiano di Enrico Berlinguer. Ottenne la fiducia al Senato il 6 agosto 1976, con 136 voti favorevoli, 17 contrari e 69 astenuti; la incassò tre giorni dopo alla Camera, con 258 voti favorevoli, 44 contrari e 303 astenuti.
Quel monocolore Dc durato poco più di un anno e sette mesi, entrò nella storia in quanto fu il primo con una donna ministro: era Tina Anselmi ed ebbe il dicastero del Lavoro.
Persone:
3 Commenti
Blasius
30/05/2018 15:47
Quannu u sceccu nun voli viviri è 'nnutuli ca si ci arrimina l'acqua!!!
Prima gli Italiani
31/05/2018 18:35
Non si risolve il problema condannando un centinaio di scafisti, se gli Italiani continuano a mantenere l'accoglienza di almeno 600.000 clandestini afroislamici!!!
antiimmi
31/05/2018 11:45
La flat tax? È «un’idea molto migliore (del reddito di cittadinanza n.d.r.) soprattutto in un Paese in cui l’evasione è dilagante». A esprimere questo giudizio è stato qualche giorno fa uno dei quotidiani economici più importanti a livello mondiale, il Wall Street Journal. A questa autorevole voce, ora si aggiunge anche quella di Bloomberg, colosso dell’informazione finanziaria mondiale. che «Sulla carta – scrive l’esperto di economia europea Leonid Bershidsky – , il cambiamento minaccia gravi perdite di entrate per il governo.
pietro
31/05/2018 11:58
mi pare come il concetto delle convergenze parallele di democristiana memoria.