È scontro fra i sindacati, apertura dei musei a rischio il 2 giugno in Sicilia. Se da un lato le tre sigle Cgil, Cisl e Uil annunciano soddisfatte la stipula di un'intesa con la Regione su condizioni di lavoro e turni da applicare nei giorni festivi; dall'altro i sindacati autonomi alzano la voce e parlano di "un accordo inefficace, perché sottoscritto da sindacati che rappresentano il 35 per cento dei lavoratori, una minoranza".
Per i primi le condizioni di lavoro concordate con il dipartimento regionale dei Beni culturali sono un "importante risultato raggiunto", segno che "le nostre sigle e i lavoratori che rappresentano hanno dimostrato di avere a cuore la buona immagine della Sicilia", affermano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. E ritengono "importante restare aperti quando maggiore è il flusso di visitatori".
Non la pensano così i sindacati autonomi, Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl-Fna, che invece ritengono che, oltre ad essere stato stipulato "da una minoranza", l'accordo "chiede tra l'altro ulteriori sacrifici e deroghe ai lavoratori ancora in attesa di essere pagati".
Al centro della vicenda, infatti, non ci sono solo le condizioni di lavoro e i turni da applicare durante le festività, ma anche il pagamento del salario accessorio relativo al 2016, senza il quale i sindacati autonomi hanno già annunciato che non firmeranno alcuna intesa, col conseguente rischio che il 2 giugno i musei restino chiusi. "Per sbloccare la situazione, per protesta - scrivono le sigle autonome -, non abbiamo partecipato all'incontro sindacale convocato dal dirigente generale dei Beni culturali per assicurare l'apertura dei musei nei giorni festivi anche in deroga alle limitazioni contrattuali".
Sull'incontro per la chiusura definitiva dell'accordo, convocato per mercoledì dal dipartimento regionale dei Beni culturali, gli autonomi fanno sapere che "non ratificheremo alcun accordo che sia derivante dall’intesa minoritaria sottoscritta ieri - scrivono - e non parteciperanno ad alcuna contrattazione che vedrà, come argomento all’ordine del giorno, il salario accessorio 2018 fino a quando non si aprirà il tavolo negoziale sul rinnovo del contratto di lavoro e non si sbloccherà il pagamento del salario accessorio arretrato". Chiedono all’assessore Sebastiano Tusa di “intervenire nella vertenza. In caso contrario l’esasperazione dei toni servirà solo a causare la chiusura dei siti museali a partire dai prossimi giorni festivi e a danneggiare ulteriormente il sistema dei beni culturali in Sicilia", concludono.
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